Padova. Vigilanti ausiliari a bordo di autobus e tram, staccano in media 100 multe al giorno

Le guardie giurate supportano i controllori, limitando l’evasione dei biglietti e le aggressioni sui mezzi Busitalia. Nelle prime settimane sanzioni in aumento

Sabato 5 Novembre 2022 di Serena De Salvador
Vigilantes sui bus (foto d'archivio)
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PADOVA - A poche settimane dall’entrata in servizio, i 15 vigilantes privati ingaggiati a supporto dei verificatori dipendenti di Busitalia fanno segnare un risultato positivo sul fronte dei controlli a bordo dei mezzi pubblici. Controlli che da un lato riguardano la sicurezza di passeggeri e autisti a fronte di diversi episodi di aggressione registrati nei mesi scorsi e, dall’altro, la regolarità dei biglietti. Proprio quest’ultimo tipo di verifiche infatti ha visto lievitare negli ultimi giorni le sanzioni. Più di un centinaio sono i verbali compilati quotidianamente, con picchi che superano i duecento. Anche perché, con l’avvento della pandemia, in tutta Italia si è registrato un aumento di coloro che provano a usare i mezzi pubblici senza pagare il titolo di viaggio. I vigilantes per il momento resteranno il servizio fino al 31 dicembre. Con questa media di sanzioni si può ipotizzare in due mesi e mezzo di servizio un ammontare di multe per circa 600mila euro, stimando che la metà dei pizzicati senza biglietto paghi la sanzione entro cinque giorni (50 euro più il costo del biglietto) e l’altra metà dopo i cinque giorni (115 euro più il costo del biglietto).

Gli anni precedenti hanno però dimostrato come meno della metà delle multe venga però effettivamente saldato, elemento che non poco ha pesato sui bilanci di Busitalia.

Il servizio

Le verifiche più stringenti sono possibili anche grazie alla nuova modalità con cui vengono eseguiti i controlli, ossia con il ritorno di gruppi di controllori (da 6 a 12 per volta) che possono così intercettare più rapidamente e capillarmente chi sale senza biglietto ma anche evitare eventuali fughe dei furbetti presidiando tutti i varchi di salita e discesa dai mezzi. I 15 vigilanti privati sono entrati in servizio la penultima settimana di ottobre. Sono addetti qualificati, dipendenti di due società di vigilanza privata, che offrono il loro servizio a bordo di autobus e tram. Delle guardie giurate (non armate) che di fatto assistono l’opera dei verificatori, che sono invece dipendenti dell’azienda Busitalia con lo specifico compito di controllare biglietti e abbonamenti. Sono presenti tanto sugli autobus quanto sui convogli del tram. Qui si concentra la maxi squadra da 12 unità. E le verifiche stanno dando frutto. In attesa dei primi dati ufficiali sul numero di sanzioni dall’entrata in vigore del nuovo metodo di verifica, le multe staccate in questo periodo superano le cento al giorno.

Gli incassi

Multe che portano un guadagno nelle casse di Busitalia, almeno sulla carta. Prima della pandemia la media delle sanzioni quotidiane era inferiore ma, ad esempio, nel 2017 gli incassi effettivi non superavano i 250mila euro a fronte di multe per importi attorno al milione. In pratica solo una sanzione su quattro veniva poi effettivamente saldata. Non solo, perché negli anni un serio problema l’ha rappresentato il fatto che molte delle persone sorprese senza biglietto asserissero di non avere i documenti, fornendo generalità fittizie e costringendo a un lavoro extra (e spesso senza finale riscontro) gli uffici della polizia locale che si occupano dell’iter sanzionatorio. Dal 2006 allo scorso anno le sanzioni legate al mancato pagamento dei biglietti ammontavano a 1,6 milioni di euro, per un incasso medio annuo di 102mila euro, distribuiti per il 70% a Busitalia e per il 30% alla polizia locale, quindi al Comune. Secondo un calcolo fatto dall’azienda qualche anno fa però il mancato pagamento dei biglietti incide sulle casse della società per circa 2 milioni di euro all’anno. Per farvi fronte a più riprese si era fatto ricorso ai rangers. In precedenza l’iniziativa aveva avuto vita breve, stavolta invece – almeno in questa fase iniziale – qualche risultato positivo sembra profilarsi all’orizzonte. «In tutta Italia con l’avvento del Covid si è registrato un forte incremento di utenti dei mezzi pubblici che viaggiano senza biglietto – specifica Andrea Ragona, assessore alla Mobilità del Comune di Padova – Ben vengano quindi i maggiori controlli a bordo degli autobus e del tram padovani. Anche perché il vero messaggio che deve passare è che chi viaggia senza biglietto sta in realtà viaggiando a spese di coloro che invece onestamente pagano per il servizio, quindi della collettività. Pur non avendo ancora a disposizione dati certi si registra la tendenza a un aumento delle sanzioni e, per converso, non vi sono stati di recente episodi di aggressione sui mezzi. Sono dati indubbiamente incoraggianti, specie se uniti al fatto che anche i disservizi sulle corse sembra si stiano normalizzando».

Ultimo aggiornamento: 17:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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