Palestre, clientela a metà: «C'è tanta paura di nuove chiusure»

Martedì 4 Gennaio 2022 di Iris Rocca
Palestre, clientela a metà: «C'è tanta paura di nuove chiusure»


PADOVA - «In palestra è tornata meno di una persona su due». È Sandro Cucuccio a tirare con amarezza le somme e sono numeri pesanti, tagliati a metà dalla mannaia del Covid e da una situazione perdurante di incertezza normativa e sanitaria che tarda a sistemarsi. Il delegato Ascom del settore, nonché titolare dei centri fitness Èlan Vital di Padova, ha raccolto i dati dei poli sportivi di città e provincia per stilare il triste bilancio di fine anno. Il 10 gennaio entrerà in vigore l’obbligo di esibire il Green pass rafforzato anche per entrare in palestra, ma non è questo nuovo onere a spaventare clienti e gestori.
 

LE INCERTEZZE
«Non è tanto il Super green pass a fare la differenza – spiega Cucuccio – la verità è che il rientro in palestra non è mai avvenuto, sin dalle riaperture di settembre. Aldilà del momento attuale, che fa preoccupare tutti in termini di contagi e quarantene e che potrebbe giustificare lo scarso afflusso, a spaventare maggiormente sono il timore di nuove chiusure o le paure generate negli ultimi due anni a proposito del nostro ambiente».
La paura dei clienti non è solo quella legata al virus, dunque, ma anche quella di vedere chiudere le palestre nuovamente, di rischiare di perdere il denaro speso per gli abbonamenti o di dover recuperare chissà quando il periodo di allenamento perso, attraverso i voucher. Da lì la scelta cautelativa di molti addetti del settore di far pagare le attività mese per mese, per scongiurare l’ipotesi di buoni da dover emettere a posteriori, in sostituzione delle prestazioni non garantite.
«Attualmente parliamo di un 45% di iscritti rispetto al 2019 e il rischio è di perderne un altro 10% a causa delle contingenze attuali – prosegue Cucuccio – Per settori che non hanno marginalità elevate, è un vero disastro. Alcuni colleghi hanno creato strutture semiaperte per migliorare la percezione della sicurezza, ma si tratta comunque di soluzioni insufficienti. Stiamo lavorando tutti in perdita, anche i pochi fortunati che hanno toccato il 70% di clientela pagante: nessuno sta andando bene».
 

GLI UMORI
A confermare il trend anche in provincia è Gabriele Momolo, titolare con Andrea Bergamasco della MarTe Fitness Planet di Due Carrare: «L’ultimo periodo è stato disastroso e con scarsa marginalità: l’anno scorso paradossalmente c’erano più clienti. La gente ha iniziato ad allenarsi a casa, è più cauta, per non parlare delle ultime settimane in cui scontiamo le tante quarantene». 
Il Green pass rafforzato è l’ultimo dei problemi a sentire Momolo. «Sotto questo punto di vista nessuno ha detto nulla. Forse anche i più scettici si sono rassegnati. Per quel che vediamo, la maggior parte degli utenti è vaccinata e qualcuno ha provveduto in questi giorni». 
Dello stesso parere anche Luca Varotto della palestra Q10Sport in via del Commissario a Padova: «Gran parte dei nostri frequentatori sono vaccinati, quindi le nuove restrizioni non stanno creando problemi. Il Super green pass lo hanno praticamente tutti. Se ci sarà qualche defezione lo scopriremo col prosieguo di  gennaio e il rientro dalle vacanze, visto che l’affluenza sotto le festività cala abbastanza e resta circa il 50% dell’utenza. Fino ad ora, la scannerizzazione del Qr code non ci consentiva di capire se il pass verde provenisse da vaccino o tampone, mentre ora con la differenziazione iniziamo a scoprirlo e il sentore è che sia già rafforzato per tutti. Anzi, il più delle volte sono già le persone, porgendolo all’ingresso, a raccontare di essere in attesa della terza dose o di averla già fatta, con grande spirito di collaborazione».
 

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