COLLI (PADOVA) - Un lavoro concluso a tempo di record. Con largo anticipo rispetto la scadenza prevista per metà novembre, l'Ente Parco Colli "restituisce" agli appassionati di climbing la palestra di roccia di Rocca Pendice.
LA CHIUSURA
La parete era rimasta off limits per gli scalatori dal 16 ottobre scorso quando un'ordinanza dell'Ente di tutela ne aveva inibito l'accesso di alpinisti e semplici escursionisti per lo stato di pericolo incombente all'indomani dell'incendio, probabilmente doloso avvenuto agli inizi di settembre.
GLI INTERVENTI
I lavori realizzati dall'Ente hanno quindi consentito di effettuare una completa bonifica dell'area, provvedendo al "disgaggio" ossia al distacco a mano di diversi frammenti di roccia instabile sovrapposti fra loro, sistemati lungo gli itinerari "Tonex-Lavagne nere". Gli operai delle ditta incaricata dal Parco, hanno inoltre provveduto alla pulizia dai cammini di diverse piante bruciate, lungo la direttrice "Carugati", con particolare riguardo alla zona in corrispondenza della cengia del bosco pensile e del canale sottostante. Le operazioni si sono poi ripetute in corrispondenza del primo tiro della "Dorna" e su altri punti che non consentivano, dall'incendio di inizio settembre, l'accesso alla sommità della palestra, se non in condizioni di pericolo. Davvero copioso quindi il materiale "ripulito" dalla palestra di roccia accumulatosi alla fine delle operazioni, finanziate dal Parco per circa 20 mila euro. E' quindi diventato pienamente praticabile anche il sentiero che conduce alla base della parete, ancora invaso sino a pochi giorni fa da massi e tronchi fatti precipitare dall'alto dall'incendio. Soddisfatto al termine dell'intervento record, il presidente dell'Ente Parco, Alessandro Frizzarin. «Non potevamo fare attendere oltre ha detto le decine di appassionati che anche in autunno, raggiungono da tutta la provincia la palestra, rendendo ragione della forte attrattiva dei Colli come luogo di sport e turismo».
IN ARRIVO UN A CONVENZIONE
I passi successivi per rendere Rocca Pendice, impianto sportivo naturale a cielo aperto consistono in una convenzione, già delineata in via di massima con il Club Alpino Italiano, per realizzare nel campo di calcio sottostante la parete, una base attrezzata con punti di informazione turistica ed istruttori a disposizione per quanti volessero apprendere i rudimenti del climbing.