Palacongressi, esordio col botto: tremila al debutto Pronto un grande evento

Sabato 30 Novembre 2019 di Mauro Giacon
Palacongressi, esordio col botto: tremila al debutto Pronto un grande evento
L'esempio migliore di quanto Padova possa aumentare il proprio potenziale attrattivo con un centro congressi lo dà il congresso nazionale dei diabetologi. Da mercoledì a oggi mille medici sono a convegno nei padiglioni 11 e 14 della fiera.
I DIABETOLOGI
Il presidente Domenico Mannino: «Per noi è importante poterci riunire in spazi dignitosi. Quelli della fiera attuale lo sono, l'allestimento è confortevole. Abbiamo potuto discutere dei nostri problemi, i difficili rapporti con la medicina generale o il fatto che ci siano 2.500 specialisti e 4 milioni di pazienti. Quando avrete il centro congressi vedrete che espansione».
Ne è convinto anche Nino Pipitone, medico e membro del cda di Padovafiere: «Avere qui questo congresso è un riconoscimento all'eccellenza della sanità padovana. Abbiamo il Centro più grande d'Italia. E per quattro giorni gli alberghi erano pieni, i ristoranti hanno lavorato e i negozi pure. Con una Università così importante negli anni l'indotto sarà certamente eccezionale».
SANTOCONO
«Vedete? Ecco la risposta a chi dice che il palacongressi sarà in perdita» commenta il presidente della Camera di Commercio Antonio Santocono. «Certo il primo anno non sarà una passeggiata ma noi contiamo di raggiungere il punto di equilibrio entro il secondo anno». L'Università che già in fiera costruirà la Scuola di Ingegneria può fare la parte del leone. «C'è già un impegno del rettore a sostenere l'attività del centro congressi con una serie di eventi». E la gestione? «Tra la fine dell'anno e gennaio sarà pronto il masterplan che abbiamo commissionato per lo sviluppo della fiera. Che si dividerà in manifestazioni, innovazione e centro congressi. Da lì a metà 2020 apriremo il bando per la gestione. In ogni caso non siamo preoccupati. Abbiamo già decine di eventi prenotati per il 2021, convegni da 4-500 persone, ma apriremo col botto. A gennaio 3mila persone a congresso per una delle più grandi associazioni mondiali. Fra poco sveleremo il nome».
IL BO
In effetti che l'ateneo abbia messo gli occhi addosso al centro congressi viene naturale pensarlo. Il rettore dice sempre che una Università moderna e al passo con quelle internazionali ha bisogno di spazi sempre più grandi. Non a caso più di qualche direttore di Dipartimento si è già informato sulla capienza delle sale. Ce n'è per tutti i gusti. Da quelle più piccole a piano terra, da usare anche come aule studio alle più grandi per incontri e lezioni con letterati e scienziati di grido.
IL CANTIERE
Intanto il cantiere prosegue. Terminate le opere di muratura e quasi ultimai gli inserti in legno ora vi sono dai 100 ai 120 operai al giorno. É il momento di massimo sforzo perchè si stanno allestendo gli impianti: da quello elettrico al condizionamento, dall'audio al video. Non è una bazzeccola. La sala più grande prevede cinque ricambi totali dell'aria in un'ora. Nello stesso tempo tocca ai pavimenti e ai rivestimenti. Il centro congressi sarà pronto entro giugno e dopo i necessari collaudi, potrebbe ospitare un evento già entro il 2020, dicono dal cantiere. Una volta ultimato il palacongressi potrà ospitare 3.500 persone.
Mauro Giacon
Ultimo aggiornamento: 1 Dicembre, 09:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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