Trova un orologio da tremila euro e 2.710 euro in contanti: li restituisce e rifiuta la ricompensa

Mercoledì 18 Dicembre 2019
Leopoldo Carraro
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LIMENA (PADOVA) - «Ho avuto una fortuna immensa ad incontrare sulla mia strada una persona onesta, l’ho subito chiamata e ringraziata, e le farò anche un presente nonostante lei non voglia niente».

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Fortuna e onestà sono gli ingredienti della storia a lieto fine che ha avuto per protagonista Leopoldo Carraro, 63 anni, commerciante di Limena, e Monica Peruzzo, 53 anni, di Cadoneghe, che ha trovato e raccolto l’astuccio perso dall’uomo domenica in città, nella zona del tribunale: all’interno c’erano 2.710 euro in contanti, e un orologio Tag Heuer del valore di circa 3000 euro che doveva essere riparato. «Domenica pomeriggio intorno alle 14 ho parcheggiato l’auto in via Scrovegni, ero diretto in centro per alcuni acquisti – racconta Carraro – nella borsa avevo anche l’astuccio rosso con i soldi raccolti da un gruppetto di ex compagni di classe dell’Einaudi, con i quali mi sono ritrovato l’anno scorso, per pagare un viaggio a Parigi che abbiamo organizzato a gennaio, oltre al mio orologio che dovevo far sistemare. Nell’astuccio avevo anche dei bigliettini da visita con i miei recapiti». Parcheggiata la macchina fra via Scrovegni e Berchet il commerciante ha preso la borsa ed è sceso dall’auto, ed è stato probabilmente in quel momento che l’astuccio rosso è scivolato a terra senza che l’uomo se ne accorgesse. «Sono andato in centro per alcuni acquisti, ma solo un’ora dopo mi sono accorto che in borsa non c’era l’astuccio – racconta – è stato un pomeriggio terribile ho ripercorso tutta la strada che avevo fatto a piedi, ho guardato passo dopo passo, sono tornato dalla signora dello stand dove avevo fatto acquisti, lei è stata gentilissima a spostare tutta la merce per farmi cercare meglio, ma niente». «A quel punto mi sono rassegnato – continua – ero dispiaciutissimo per l’accaduto, ma mai avrei pensato di ricevere quella telefonata dai carabinieri». Intorno alle 18 il sessantatreenne sente squillare il telefono: a contattarlo i carabinieri del comando provinciale a cui la donna aveva consegnato l’astuccio rosso e che sono risaliti al proprietario. «Mi hanno chiesto se apparteneva a me un astuccio rosso - racconta ancora Carraro – e cosa conteneva, io ho risposto che se fossi stato molto fortunato all’interno potevano esserci i contanti e un orologio: così è stato. Sono stato fortunatissimo, l’ho chiamata per ringraziarla e le sono immensamente riconoscente».
Ba.T. 

Ultimo aggiornamento: 19 Dicembre, 13:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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