Padova. Disoccupate, quattro italiane
si prostituiscono in strada per necessità

Martedì 18 Maggio 2010 di Barbara Turetta
Prostituzione (archivio)
PADOVA (18 maggio) - Scendono in strada a bordo della propria auto per procurarsi i clienti. Forse l’incontro preceduto da un contatto telefonico, magari veicolato da un’inserzione su un giornale. Donne italiane, dai 40 ai 50 anni, che si prostituiscono in strada a Limena. Un “mestiere” che sembra essere stato riscoperto negli ultimi mesi in coincidenza con la crisi economica, che ha messo in difficoltà intere famiglie.



Donne comuni, che non vestono in modo appariscente, e che forse non possono lavorare in casa per paura di esporsi troppo al pettegolezzo. Fra queste anche qualcuna che ha perso il lavoro e che in attesa di tempi migliori si guadagna da vivere così. Non arrivano da molto lontano, due di loro vivono in territori limitrofi a Limena, le altre due nella Bassa padovana. Tutte, comunque, residenti in provincia.



Un fenomeno quello della prostituzione in strada di donne italiane che sembrava ormai essere lontano, sostituito negli ultimi decenni dall’ondata delle prostitute di colore e dalle più giovani ragazze dell’est. Un fenomeno che da alcuni mesi sembra invece essere tornato a Limena, dove pare riscuota un certo interesse fra i clienti.



Quattro donne italiane: tre quelle più presenti fra le vie della zona industriale, la quarta, invece, va e viene a periodi. Si muovono a bordo di utilitarie, sono vestite bene e non sembrano essere costrette da protettori.



Venerdì sera gli agenti della polizia locale di Limena hanno multato un trentenne di Cervarese Santa Croce beccato in macchia in via Colpi con una ragazza di colore. Ma neppure un mese fa sono state tre le maximulte da 500 euro che i vigili hanno consegnato ad altrettanti clienti, beccati in auto con una prostituta. Due di questi sono stati trovati in compagnia di prostitute italiane.



«Possiamo dire che da ciò che si rileva negli ultimi tempi – ha commentato l’assessore alla sicurezza Jody Barichello – il fenomeno delle nigeriane sembra essere scomparso, forse perché sostituto da queste italiane». E sulla lotta alla prostituzione l’assessore annuncia che oltre ad aver intensificato i controlli serali dei vigili - dall’inizio dell’anno ad oggi sono 8 le maximulte ai clienti - alcune telecamere della videosorveglianza saranno collocate in vie “frequentate” della zona industriale, per monitorare appunto questi movimenti.
Ultimo aggiornamento: 21 Maggio, 01:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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