Il giallo del 15enne. Paura e accuse: «C'è un gruppo di ragazzi violenti»

Mercoledì 27 Aprile 2022 di Marina Lucchin/Silvia Moranduzzo
Il giallo del 15enne. Paura e accuse: «C'è un gruppo di ragazzi violenti»

PADOVA - Le mamme e i papà di Mortise ora hanno paura a lasciar uscire di casa i loro figli. Quel che sta succedendo gela il sangue nelle vene di genitori degli adolescenti che si ritrovano nei parchi e nelle piazzette del quartiere: dopo Henry Amadasun, suicida nello stesso punto a settembre, ora Ahmed Joudier. C’è forse qualcuno che spinge i ragazzini a uccidersi? 
È per questo che per bocca del consigliere comunale Alain Luciani ora i residenti chiedono di «fare luce su ciò che è accaduto». Tanto che per sensibilizzare la città sul tema, stanno organizzando una fiaccolata.

 LA SITUAZIONE
«L’esigenza è partita dai genitori di tutto il quartiere, non solo dalla comunità marocchina – precisa Alain Luciani, consigliere comunale e residente proprio in quel rione – Vogliamo andare a fondo della questione. È strano che un adolescente di 15 anni mandi un messaggio in cui dice di essere minacciato, di avere paura per la propria incolumità, e poi viene ritrovato privo di vita in un fiume.

Se poi pensiamo che solo qualche mese fa è accaduto anche a un altro ragazzo qualche domanda sorge. Chiediamo solo una cosa: che si approfondisca il caso. Che si indaghi, si cerchi se c’è qualcosa di più». 


LA PAURA
La fiaccolata dovrebbe svolgersi tra un paio di giorni e vedrà la partecipazione di diverse famiglie del quartiere. Un quartiere che sta vivendo momenti difficili. «Proprio poco prima della scomparsa di Ahmed stavo preparando una raccolta firme per chiedere concreti interventi sociali – dice Luciani – Poi è scomparso e ho messo in stand-by la raccolta. Qui c’è un pesante problema di spaccio, ormai lo vediamo in tutte le periferie. E sono seriamente preoccupato. Perché una famiglia ha dei valori ma noi siamo frutto anche dell’ambiente in cui cresciamo. E che prospettive hanno i giovani? Cosa vedono? La forbice si sta allargando, il fenomeno delle disuguaglianze sta esplodendo e se non si interviene subito il rischio è che la situazione diventi irrecuperabile. Ci sta sfuggendo di mano».

GLI AMICI
Intanto anche i ragazzi, amici di Ahmed, o poco più grandi, si interrogano sui motivi che possono aver portato Ahmed a un gesto tanto disperato. C’è chi parla di una compagnia di Cadnoneghe di cui fanno parte ragazzi violenti. «Rubano le biciclette e per riaverle vogliono qualcosa, oppure spillano qualche soldo ai più giovani. L’ex fidanzata di Ahmed era di Cadoneghe. Magari per lei provava qualche interesse uno di quest’altro gruppo. Chi può saperlo. Però sappiamo che a Cadoneghe la situazione è questa e che spesso sconfinano anche a Torre e Mortise. Guarda caso dove Ahmed si ritrovava in compagnia. E dove è andato a uccidersi. Dico uccidersi e non suicidarsi, perchè lui non voleva morire. Sono sicuro. Qualcosa gli faceva paura». E ricorda il messaggio vocale inquietante inviato a quella ragazzina di Cadoneghe che aveva conquistato il cuore di Ahmed: sono stati insieme qualche mese, un paio, poi si sono lasciati. Erano rimasti in buoni rapporti, ma Ahmed le ha detto che ancora l’amava. 


I PRECEDENTI
In ogni caso nel giro di pochi mesi i ragazzi di Mortise stanno vivendo una lunga serie di tragedie e di tensioni. l 4 giugno 2021 muore nel Brenta Khadim Kohle, italiano, nato da genitori di origini senegalesi: aveva 23 anni. Aveva rubato senza alcun motivo alcuni generi alimentari in un supermercato e poi per sfuggire alla polizia si è gettato in fiume ed è annegato. Pochi mesi dopo, il 20 giugno 2020, viene ritrovato morto nel Brenta anche Henry Amadosun, 18enne di origini nigeriane residente a Cadoneghe. 
È il 6 febbraio quando perde la vita Pietro Benfatto, 17 anni: guidava senza patente l’auto della madre e si è schiantato nella notte. Voleva fare il cantante rapper e nel “ghetto” si faceva chiamare Prince Baby. Poi sono partite le “sfide” tra bande di rapper, che hanno base proprio a Mortise per la maggior parte. 
Il sindaco Sergio Giordani si dice vicino alla famiglia: «Siamo sconvolti e addolorati per questa giovane vita spezzata. In attesa che le autorità chiariscano cos’è successo, va il mio cordoglio».
 

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Ultimo aggiornamento: 28 Aprile, 09:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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