TRIBANO Minacce di morte per alcune modifiche apportate alla viabilità in paese: sono contenute nella lettera anonima recapitata ieri allo studio professionale del sindaco di Tribano, Massimo Cavazzana. Hai modificato strade e stradine con strettoie impedendo la libera circolazione a chi lavora e produce, sappiamo tutto - è scritto nella missiva - ti impiccheremo in uno dei lampioni con la telecamera. Sei un pezzo di m.... È stata la moglie di Cavazzana, Michelle, che aiuta il marito nel disbrigo di alcune pratiche d'ufficio ad aprire la lettera.
L'ALLARME
Cavazzana ha così avvisato i Carabinieri della vicina stazione, che hanno raccolto la missiva e l'hanno spedita immediatamente ai Ris di Parma. In Procura inoltre è stato aperto un procedimento contro ignoti. Il primo cittadino ha comunque pubblicato la lettera sul suo profilo Facebook raccogliendo la solidarietà di amici e colleghi amministratori. La missiva è scritta a computer, l'autore al momento ignoto se la prende con il sindaco per un cambio di viabilità non gradito. «Oggi - dice Cavazzana - ho ricevuto questa lettera minatoria. Al mittente chiedo la forza di esporre i suoi problemi con il coraggio della ragione. Sono sempre disponibile al confronto costruttivo. Continuerò a lavorare con lo spirito positivo che contraddistingue il mio gruppo». E aggiunge: «Si può dissentire su tutto, ma dobbiamo avere sempre un atteggiamento dialogante, le porte del mio ufficio sono sempre aperte, in questo caso ho dato attuazione a suggerimenti dati dall'ufficio tecnico».
LE IPOTESI
Secondo Cavazzana infatti la lettera minatoria potrebbe riferirsi ad alcune limitazioni alla circolazione su via Argine: «Non possiamo permettere che passino mezzi troppo pesanti ed ingombranti, mettendo a rischio la stabilità di alcuni ponti, per i quali peraltro siamo alla ricerca di fondi per la loro sistemazione. E' inaccettabile questo metodo, io non sono preoccupato e non arretro di un passo», aggiunge Cavazzana, che poi ha dovuto rincuorare la moglie, molto spaventata. Subito è scattata una rete di solidarietà verso il primo cittadino di Tribano: «A nome mio e del Gruppo Consiliare Rinnoviamo Tribano esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza al sindaco», afferma Roberto Bazzarello dalle fila della minoranza. «Si possono avere idee e metodi di lavoro diversi ma i valori che in una Comunità democratica non devono mai mancare sono il confronto costruttivo e il rispetto tra le parti». Il senatore Antonio De Poli, amico di vecchia data di Cavazzana scrive: «Intendo esprimere solidarietà e vicinanza a Massimo Cavazzana per le vili minacce ricevute. Sono certo che questo episodio non lo distoglierà dal suo impegno in favore della comunità e non toccherà la determinazione con la quale si prodiga, ogni giorno, per risolvere i problemi della cittadinanza. Condivido il suo pensiero: mi auguro anch'io che prevalga il coraggio della ragione e la capacità di un confronto civile e democratico. Forza Massimo». Da Elisa Venturini, consigliera regionale di Forza Italia e già sindaca di Casalserugo un incoraggiamento: «Per esperienza, so bene quali sia il disagio che si prova quando sei destinatario di attenzioni particolari. Anche per questo esprimo la mia totale solidarietà e vicinanza a Massimo Cavazzana, in questo momento penso sia importante che tutti prendano posizione per far capire che le minacce non sono ammissibili». Enoch Soranzo, ora consigliere regionale di Fratelli d' Italia e già sindaco di Selvazzano e presidente della Provincia, arriva un chiaro auspicio: «Mi auguro i responsabili possano essere presto individuati».