Viaggio nella capacità creativa della mente umana durante il sonno

Sabato 16 Settembre 2023 di Nicoletta Cozza
L'installazione "Onirica" nell'ex chiesa di Sant'Agnese

PADOVA - La narrazione è partita da 28mila 748 sogni, con l’obiettivo di interpretare attraverso l’arte la capacità creativa delle mente mentre il corpo dorme. Trenta, poi, proprio come cortometraggi, sono stati tradotti in altrettante immagini dall’Intelligenza Artificiale, e rielaborate, per costituire un unicum con una gigantesca installazione, la prima del genere realizzata in Italia, che occupa l’intera navata dell’ex chiesa e che propone appunto la proiezione di quanto prodotto dal cervello durante il sonno, mentre l’audio diffonde suoni e voci creati dal computer. Un’esperienza immersiva di straordinario impatto, quindi, che mette insieme i “frame” in un flusso continuo di “scene” in movimento, rendendo visibili i racconti delle visioni notturne per far riflettere sul rapporto tra uomo e macchine, tra strumento e creatore
Da ieri e fino al 15 ottobre, infatti, alla Fondazione Alberto Peruzzo nella Nuova Sant’Agnese di via Dante, è possibile vedere gratuitamente “Onirica () Arte e sogno in un’opera di fuse”, installazione audiovisiva nata dalla collaborazione di due Banche dei Sogni delle Università di Bologna e Santa Cruz (California), frutto del lavoro dei rispettivi ricercatori che si sono incontrati per trasformare dati in elementi narrativi.
Riapre, quindi, la stagione espositiva nell’ex luogo di culto restaurato con l’obiettivo di promuovere la cultura, e la mostra, originalissima, esplora da un lato la capacità creativa della mente umana durante il sonno, e dall’altro le potenzialità espressive delle macchine intelligenti.
A presentare la rassegna sono stati ieri Alberto Peruzzo, presidente della Fondazione che porta il suo nome, il direttore Marco Trevisan e Mattia Carretti dello studio artistico modenese “fuse” che, esattamente come il regista di un film, ha curato il progetto. I tre hanno evidenziato il fatto che una delle finalità di Onirica () è anche sottolineare il legame di Padova con la sua tradizione scientifica, dove spesso studi legati alla psicologia e alla percezione si sono incontrati con il mondo dell’arte: un esempio eclatante è il ciclo pittorico che nel Trecento Giotto ha dipinto nella Cappella degli Scrovegni. 
In aggiunta, per rendere ancora più interessante la visita, la Nuova Sant’Agnese durante il mese della mostra sarà aperta in orario serale, cioè dalle 17 alle 23, dal martedì alla domenica, perchè l’imbrunire è il momento più adatto per approfondire il tema del sogno.


LE RIFLESSIONI
«Sette mesi fa avevamo aperto questo luogo con un omaggio al passato collocando dei dipinti del Seicento - ha ricordato Trevisan - mentre ora facciamo una riflessione sul presente e sul futuro, perchè questo è uno spazio che ha tante anime stratificate e rappresenta diverse epoche storiche, con la parte archeologica nel piano interrato e l’arte moderna al primo».
«Volontà della Fondazione - gli ha fatto eco Peruzzo - è creare stimoli e curiosità, guardando al futuro utilizzando l’arte la cultura, o, come in questo caso, la tecnologia, tutti elementi da cui siamo contaminati, a volte in modo distratto. Qui a Sant’Agnese non si entra come in un museo per fare una passeggiata, ma desideriamo che vengano persone che hanno voglia di andare oltre l’arte, appunto contaminata dalla tecnologia».
«Stavamo facendo ricerca sull’Intelligenza artificiale per capirne le potenzialità espressive - ha evidenziato Carretti - e siamo entrati in contatto con gli atenei di Bologna e Santa Cruz che ci hanno messo a disposizione i sogni delle loro Banche.

Noi li abbiamo analizzati e partendo dai testi abbiamo generato le immagini, applicando la tecnica dell’Intelligenza Artificiale a un’esperienza che è profondamente umana, per suscitare interrogativi per esempio sulla natura della mente, o la coscienza».

Ultimo aggiornamento: 17:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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