Camposampiero. Un amore più forte della malattia, nuove nozze per Giancarlo e Mariangela

La felicità della sposa: «Non mi sono mai sentita così amata, voglio che questo sentimento sia in eterno. Farò da mamma a suo figlio come fosse mio»

Martedì 13 Giugno 2023 di Luca Marin
Giancarlo e Mariangela

CAMPOSAMPIERO (PADOVA) - Sposarsi per condividere e donarsi agli altri. Il matrimonio di Giancarlo Demo e Mariangela Stocco celebrato domenica scorsa nella chiesa di San Martino di Lupari è stato un evento “speciale”, un immenso atto d’amore reciproco e verso il figlio 40enne dello sposo, Alessandro, diversamente abile dalla nascita. Una commovente e straordinaria storia d’amore nata 17 anni fa, cinque anni dopo la prematura scomparsa di Lucia, la prima moglie di Giancarlo e mamma di Alessandro.

La storia

Giancarlo, 68 anni, da novembre si è gravemente malato tanto da perdere completamente l’autosufficienza motoria: l’uomo ha subito una malattia invasiva e invalidante che ha preso la spina dorsale. Da quasi otto mesi è ricoverato all’ospedale di Camposampiero e attualmente si trova nel reparto di comunità del “Pietro Cosma”. Nonostante l’incertezza del futuro e le sue precarie condizioni di salute, Demo ha voluto a tutti i costi, con il fondamentale supporto dei medici e della struttura “Casa Amami” che ospita Alessandro, unirsi davanti a Dio all’amata Mariangela, 67 anni, di San Martino di Lupari, come era stato programmato prima dell’arrivo della malattia. La coppia qualche mese fa si era già unita civilmente in ospedale: un’ora dopo lo scambio degli anelli e il fatidico sì, Giancarlo è entrato in sala operatoria. Il timore di lasciare Alessandro senza un tutore e un familiare di aiuto alla sua esistenza aveva convinto la coppia di anticipare le nozze, davanti a poche persone.

L’unione

Domenica pomeriggio, alla presenza di duecento invitati, parenti e amici, Giancarlo e Mariangela hanno coronato il loro sogno. Una cerimonia toccante, una vera e propria testimonianza di amore inteso come totale donazione di se stessi per gli altri che ha commosso tutti, anche i tre sacerdoti che hanno celebrato la funzione religiosa, il parroco di San Martino di Lupari don Livio Buso, il parroco di Camposampiero don Claudio Bosa e quello di San Giorgio delle Pertiche don Lorenzo Biasion. «Noi vogliamo ringraziare gli sposi per l’esempio di dedizione, attenzione e amore che ci state dimostrando - hanno detto i tre sacerdoti - Donare è un modo per uscire dai confini dell’ego, per essere parte del mondo e della vita: tutto questo alimenta felicità e contentezza interiore, come un filo luminoso che attraversa la nostra esistenza e la rende unica e  preziosa». In molti tra i presenti erano preoccupati per le condizioni fisiche di Giancarlo. «Noi non sappiamo quale sarà il nostro futuro e quanto tempo abbiamo davanti a noi - ha detto don Claudio Bosa - Non ci resta di affidarci al Signore e vivere l’oggi con fede, speranza e carità, come stanno facendo i nostri Giancarlo e Mariangela».

La festa

La festa di matrimonio si è poi svolta nella splendida comunità alloggio di “Casa Amami” in via Manin a San Martino dove vive Alessandro da qualche anno. Gioiosa e felice come non mai era la sposa. «Non mi sono mai sentita così amata - ha confidato emozionata Mariangela - Voglio con tutto il cuore che questo amore sia in eterno. Con l’annullamento del mio primo matrimonio non volevo sentirmi legata spiritualmente all’uomo con il quale non ci eravamo intesi. Oggi con Giancarlo è diverso: ci capiamo al volo solo guardandoci negli occhi. Le parole non servono. Il regalo più bello che ho ricevuto è stata l’accettazione come mamma da parte di Alessandro - ha confessato tra le lacrime e la voce rotta dalla commozione la sposa - Mi ha detto che non solo avrebbe fatto il compare ma che si sentiva amato da me come un figlio».

Ultimo aggiornamento: 16:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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