Ancora guai giudiziari per il professor Montisci, ex direttore dell'Unità operativa di Medicina legale

Mercoledì 8 Marzo 2023 di Marco Aldighieri
Massimo Montisci

PADOVA - I guai per l'ex direttore dell'Unità operativa di Medicina legale, il professore Massimo Montisci, sembrano non finire mai. Ieri al Tribunale di Bolzano, durante il processo per il delitto della pachistana Fatima Zeeshan uccisa dal marito, il pubblico ministero Sara Rielli ha accusato Montisci, consulente per la difesa dell'imputato Mustafa Zeeshan, di presunta frode in processo penale e ha chiesto la trasmissione degli atti in Procura.


Il prof Montisci, tre condanne in due anni

Il docente universitario, lo scorso 18 gennaio, aveva incassato la sua terza condanna in poco meno di due anni. Al professore sono stati inflitti due anni di reclusione, senza la sospensione condizionale della pena, per il reato di favoreggiamento. Il caso riguarda la morte di Cesare Tiveron. Il pensionato che il 13 settembre del 2016 in via Gattamelata a Padova, davanti alla sede dello Iov (istituto oncologico veneto), in sella al suo scooter ha impattato contro la Fiat Bravo di proprietà della Regione, guidata da Giorgio Angelo Faccini (patteggiò un anno e due mesi per omicidio stradale) e con a bordo Domenico Mantoan l'allora direttore generale della sanità veneta. L'autopsia sul corpo del 72enne è stata eseguita da Montisci che ha messo in luce come la causa del decesso del pensionato non fosse stata la diretta conseguenza dell'incidente stradale, ma la dissecazione dell'aorta. Ed è qui che la Procura ha contestato al professore il favoreggiamento nei confronti dell'autista Faccini. Ma c'è di più, perché è stato accusato anche di depistaggio: in quanto ha ostacolato l'indagine per il delitto di omicidio stradale, affermando il falso sulle cause della morte di Tiveron.


E ieri a Bolzano è stato accusato di un fatto analogo

Montisci aveva provato a dimostrare durante il dibattimento come Zeeshan, difeso dall'avvocato Federico Fava, avesse ucciso la moglie mentre dormiva a causa di un presunto disturbo del sonno, ma mai accertato anche attraverso alcuni esami in una clinica di Bologna. Ed è qui che la Procura ha chiesto la trasmissione degli atti per presunta frode in processo penale a carico di Montisci.

Per la cronaca la pm Rielli ha chiesto la condanna all'ergastolo per il pachistano di 40 anni. L'ex direttore di medicina legale il primo aprile del 2021 aveva patteggiato un anno e sei mesi di reclusione, per truffa pluriaggravata e abuso d'ufficio. Il docente aveva in precedenza compiuto, con un atto notarile, un'offerta reale di pari importo - 25 mila euro ciascuno - ai due enti costituiti parte civile. L'Azienda ospedaliera e l'Università di Padova. Nelle sue tasche erano entrati compensi non dovuti per 200 mila euro assumendo e svolgendo una serie di incarichi privati, nel periodo compreso tra il maggio 2014 e il dicembre 2019, senza avere ottenuto l'autorizzazione dell'ente di appartenenza. Un anno più tardi, il 5 giugno dell'anno scorso, Montisci in rito abbreviato è stato condannato a un anno e 2 mesi per evasione fiscale.

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