VERONA - «Sembravamo dei topi in gabbia». Lo ha detto Marco Semenzato l'architetto padovano, uno dei tre italiani rimasti feriti dall'esplosione delle bombe ieri mattina a Bruxelles rientrando questa sera in Italia, raccontando di quei terribili momenti. Semenzato, 34 anni, da 9 mesi lavora come consulente al Dipartimento educazione e cultura della Commissione europea, è atterrato stasera all'aeroporto Catullo di Verona.
«Oggi mi sento meglio, per fortuna sono qua che la racconto» ha detto appena sbarcato.
«Anche a novembre - ha aggiunto - dopo l'attentato al Bataclan avevano fermato la metro. Perché non l'hanno fatto anche adesso, subito dopo le esplosioni in aeroporto?». Semenzato ha confidato che «dopo il Bataclan per una settimana sono rimasto chiuso in casa e tutti abbiamo fatto la stessa cosa. Ma poi è tornato tutto come prima. Adesso mi riposerò per due settimane e poi vedremo».
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