Maltempo, sul Veneto un "tifone mediterraneo": scatta la conta dei danni

Lunedì 24 Agosto 2020 di Redazione online
Maltempo, sul Veneto un "tifone mediterraneo": scatta la conta dei danni
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VERONA/PADOVA -  Il maltempo di fine estate si è abbattuto con la violenza di un tifone mediterraneo ieri - 23 agosto - sul Veneto, sconvolgendo con vento e grandine Verona, Vicenza, Padova, e molti altri centri delle tre province. Il cielo nero e carico d'acqua ha scaricato soprattutto grandine, in quantità impressionante, tanto che molte strade di Verona, specie nelle zone più basse del Lungadige, si sono trasformate in fiumi di ghiaccio, intrappolando macchine e pedoni, sorpresi dalla velocità del nubifragio.
 

 


Sui social sono iniziate a girare immagini di devastazione, alberi abbattuti come birilli dal vento - se ne contano oltre 500 crollati - e persone costrette a mettersi in salvo con l'acqua che arrivava al petto. Centinaia di  chiamate alle centrali del Vigili del fuoco, 110 solo a Verona, dove sono giunte in soccorso anche colonne mobili dei pompieri da Venezia e Rovigo, 60 a Padova.

Bomba d'acqua e grandine, oltre 3.000 richieste d'intervento, 500 alberi caduti, 150 strade allagate

Il calcolo dei danni si preannuncia ingente. Colpiti  i comuni veronesi di San Pietro in Cariano, Castelnuovo del Garda, Lazise, Pescantina, Bussolengo, Sant'Ambrogio di Valpolicella; qui saranno da valutare le conseguenze della grandine sulla produzione vitivinicola. Poi, come seguendo una immaginaria autostrada, il 'tifone' si è spostato verso est, investendo con altrettanta violenza Vicenza e Padova. Anche qui vento fortissimo, meno grandine però.

Il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha  firmato lo stato di crisi per Verona e gli altri comuni del territorio scaligero e per le province di Vicenza, Belluno, Padova.



Situazione ore 8
Proseguono gli interventi dei vigili del fuoco per i danni causati dal forte nubifragio: oltre 400 le richieste di soccorso pervenute presso le tre sale operative di Verona, Vicenza e Padova. 

Verona: eseguiti dal pomeriggio, 174 interventi di soccorso per allagamenti, rimozione elementi piante, rami ed elementi  pericolanti. Rimangono da evadere 65 interventi. Il dispositivo di soccorso del comando è stato rinforzato con personale proveniente dai comandi limitrofi non interessati dal maltempo.  Comuni principalmente interessati: Verona, San Pietro in Cariano, Castelnuovo del Garda, Lazise, Pescantina, Bussolengo, Sant'Ambrogio di Valpolicella.  
 


Sui social, uno scatto pubblicato su Twitter ha immortalato l'arrivo della tempesta, che si è presentata con le sembianze di un tornado. Un'immagine impressionante, che ha scatenato i commenti.
 

 
Vicenza: dalle 18:10 di domenica  sono state evase 110 richieste di soccorso per i  danni del forte nubifragio. Sono in corso di svolgimento 4 interventi per il maltempo. Comuni principalmente. Comuni principalmente interessati: Vicenza, Montecchio Maggiore, San Vito di Leguzzano, Bolzano Vicentino, Caldogno, Torri di Quartesolo, Quinto Vicentino, Altavilla Vicentina, Pojana Maggiore, Orgiano, Piovene Rocchette,Thiene, Marano Vicentino, Caldogno, Monticello Conte Otto, Dueville, Orgiano.

Padova: dalle  19:10  di domenica sono state  evase  105 richieste di soccorso per il maltempo pervenute presso la sala operativa del 115: nessun intervento in coda. Comuni principalmente interessati: Pernumia, Villafranca Padovana, San Pietro in Gu, Carmignano del Brenta, Fontaniva, Monselice, San Giorgio delle Pertiche, Limena, Gazzo, Saletto Euganeo e Rubano.

IL PADOVANO
Un violento nubifragio si è abbattuto nel pomeriggio di ieri su Padova e provincia. Tantissima l'acqua caduta in tutto il territorio, dove si sono registrate fortissime raffiche di vento e in alcune zone anche grandinate. Sono state 60 le richieste di intervento ai vigili del fuoco per porre riparo ai danni causati da vento e pioggia e lungo è l'elenco dei Comuni in cui hanno operato: Pernumia, Villafranca Padovana, San Pietro in Gu, Carmignano del Brenta, Fontaniva, Monselice, San Giorgio delle Pertiche, Limena, Gazzo, Saletto di Borgo Veneto. Per affrontare l'eccezionalità dell'evento meteorologico e rispondere a tutte le richieste di intervento sono stati richiamati in servizio anche vigili che non erano di turno. Massiccio poi il dispiegamento dei volontari della Protezione Civile, intervenuti in tutto il territorio provinciale soprattutto per togliere dalla strada i rami caduti, ma anche per controllare le strade allagate. A Padova diverse strade sono finite sotto acqua. In zona Forcellini alcune abitazioni hanno accumulato nei garage e al pianterreno circa venti centimetri d'acqua.

LE ZONE
L'Alta Padovana ha subito la furia del vento. Un grosso ramo è caduto al centro della statale Valsugana, all'altezza del Comune di San Giorgio in Bosco, causando qualche problema alla viabilità locale, fino alla sua rimozione. Situazioni simili si sono avute anche nella Bassa Padovana, dove si è registrato forse anche il maggior numero di allagamenti. Il ramo di notevoli dimensioni di un pioppo è caduto sul cavalcavia che porta alla Valdastico Sud, in via Dossi di Saletto, a Borgo Veneto. Fortunatamente non ci sono stati danni, e la Protezione Civile ha lavorato alacremente per rimuoverlo il prima possibile. Alcuni rami sono caduti anche fra Este e Rivadolmo, così come a Galzignano, nel Conselvano e a Monselice. Proprio nella Città della Rocca ci sono state numerose segnalazioni. La presenza di rami sulle strade è stata segnalata in via Rovigana e lungo la bretella di Italcementi. Praticamente in tutto il territorio comunale, poi, ci sono stati allagamenti, con l'acqua che ha invaso strade, piazze e anche il pianterreno di alcune abitazioni. Allagamenti si sono registrati in particolare nei quartieri del Redentore, di Marco Polo, nelle vie Orti, Zanellato, Carboni, Carrubbio, Fratelli Fontana e Marco Santarello. Sorvegliato speciale il nuovo sottopasso ferroviario di via Valli: con la prima bomba d'acqua si era riempito ed era diventato impraticabile, ma nel giro di pochi minuti, fortunatamente, la pompa ha funzionato a dovere e il sottopasso è tornato ad essere transitabile. Oggi comincerà anche la conta degli eventuali danni alle coltivazioni ortofrutticole. Le associazioni di categoria sono già pronte a sostenere i propri soci.
Camilla Bovo
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ultimo aggiornamento: 25 Agosto, 08:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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