Bomba d'acqua e grandine, oltre 3.000 richieste d'intervento, 500 alberi caduti, 150 strade allagate

Lunedì 24 Agosto 2020
Bomba d'acqua e grandine, oltre 3.000 richieste d'intervento, 500 alberi caduti, 150 strade allagate
VERONA - La gravità del nubifragio che domenica 23 ha colpito Verona è misurabile anche con i numeri. Dal tardo pomeriggio di ieri è stato un susseguirsi di segnalazioni e richieste di intervento agli organi cittadini. Circa 2000 chiamate alla centrale operativa dei Vigili del Fuoco, 500 alla Polizia locale, più di 700 ad Agsm, la multiutility comunale, oltre alle centinaia arrivate al Coc, il Centro operativo comunale della Protezione civile, attivato già ieri sera. Sono state circa 150 le vie cittadine allagate o rese inaccessibili per la caduta di alberi o grossi rami. Anche il municipio registra importanti danneggiamenti, con uffici allagati e vetrate saltate. Da una prima stima, si contano circa 500 alberi abbattuti, per centinaia di metri cubi di fogliame caduto e che si è riversato su strade e marciapiedi.

Già durante la notte, gli operatori di Amia (l'azienda municipalizzata che si occupa della pulizia delle strade e del verde pubblico) hanno lavorato con apposite spazzatrici meccaniche per ripulire le caditoie intasate che presentavano maggiori criticità. Sono stati rimossi numerosi alberi di grosse dimensioni dalle principali arterie cittadine e sono state aspirate ingenti quantità di acqua accumulate in numerose strade, consentendo il ripristino della normale circolazione.

Le operazioni stanno proseguendo senza sosta anche in queste ore e già dalle 5 di questa mattina le squadre di Amia erano operative con 200 operatori, chiamati a mettere in sicurezza gli alberi pericolanti all'interno di tutti i giardini e le aree verdi di competenza comunale.
Il sindaco Federico Sboarina ha firmato un'ordinanza, a garanzia della pubblica incolumità, che vieta l'accesso, ai parchi, alle zone verdi pubbliche e alle aree cani. Infatti in questo contesto si temono rischi di ulteriori cadute di rami. 
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