Daniele, l'odontotecnico "virale": «Quanta paura, con l'acqua alla gola. Ho perso tutto»

Lunedì 24 Agosto 2020
Daniele Iattarelli nel video che ha fatto il giro del mondo
VERONA - «Il nubifragio ha divelto porta e finestra del mio laboratorio, mi sono trovato davanti a un muro di acqua e ghiaccio.
Sono rimasto fermo mezz'ora, poi si sono rotte le finestre vicine e ce l'ho fatta ad uscire, qualcuno mi ha aiutato tirandomi su». Se l'è vista davvero brutta Daniele Iattarelli, il giovane odontotecnico diventato il simbolo del disastro di ieri a Verona, ripreso in un video mentre con l'acqua ormai al collo cerca di mettersi in salvo, in un fiume di fango e grandine, vicino a Ponte Pietra. Immagini, riprese da alcuni ragazzi in auto, su un piano strada più alto rispetto a dov'era l'uomo, che hanno fatto il giro del mondo grazie ai social. 

«Sono riuscito a scavalcare una finestra rotta ed avvicinarmi alla porta - racconta l'odontotecnico -, ma l'acqua mi aveva raggiunto alla gola. Avevo molta paura».  «Però sono riuscito a raggiungere le scalette che portano al Lungadige, che si trova ad un livello più alto della via del mio laboratorio. Alcuni signori mi hanno aiutato anche a cambiarmi ed eccomi qua: tanto spavento, ma sono salvo. Però ho perso tutto. I danni sono devastanti - aggiunge - devo buttare via ogni cosa, 12 anni di sacrifici e di investimenti» spiega l'uomo tra tra le lacrime. Per un'incredibile coincidenza, a poca distanza da dove si triva il suo laboratorio una targa ricorda il livello raggiunto dall'Adige il 17 ottobre del 1882, quando il fiume seminò morte e distruzione nella Verona di fine XIX secolo. Una tragedia che cambiò radicalmente il volto della città, portando alla costruzione dei grandi argini nei quali ora l'Adige scorre più sicuro. 
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