Lavoro nero al mercato in piazza: sospensione per cinque bancarelle

Martedì 6 Febbraio 2024 di Alberto Rodighiero
Lavoro nero al mercato in piazza: sospensione per cinque bancarelle

PADOVA - Il Comune impone la chiusura fino a venerdì di cinque bancarelle di piazza delle Erbe.

La scorsa estate i venditori ambulanti erano stati pizzicate dai Carabinieri e dalla Guardia finanza ad utilizzare manodopera in nero. All’inizio di luglio aveva fatto scalpore il blitz delle forze dell’ordine (su mandato della Prefettura) al termine del quale erano scattate una serie di sanzioni nei confronti di vari ambulanti che, tra le altre cose, per la loro attività di vendita di frutta e verdura in piazza si avvalevano di personale senza contratto. Di fatto utilizzavano manodopera in nero. 


I DETTAGLI
I controlli erano scattati alle 5 del mattino dello scorso 5 luglio: a fronte di numerose attività sottoposte a verifica erano stati multati otto commercianti. L’obiettivo del blitz era tutelare tutti quegli ambulanti e commercianti che lavorano rispettando le regole e sanzionare chi le vìola sistematicamente. 
Carabinieri Guardia di Finanza in quell’occasione avevano contestato due violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro ed era stata poi riscontrata la presenza in piazza di ben cinque lavoratori in nero. Erano state inoltre elevate tre sanzioni per omessa verifica periodica dei registratori di cassa. Due erano state le multe per mancate trasmissioni dei corrispettivi. Altri due ambulanti erano stati sanzionati per le memorizzazioni di dati incompleti e relativi agli scontrini emessi, elevando sanzioni amministrative per un importo che va da un minimo di 21 mila 600 a un massimo di oltre 70mila euro. 
Nei confronti di quattro delle attività commerciali sanzionate, tutte del Bangladesh, era stata inoltre applicata la sanzione accessoria della sospensione della licenza. 


LA DECISIONE
Ora, a sette mesi di distanza, ad intervenire è anche il Comune. Ieri sono stati consegnati gli atti di sospensione dell’attività a cinque ditte. Si tratta di un provvedimento che si va ad aggiungere alla sospensione già disposta dal comando dei carabinieri contestualmente al riscontro dell’illecito. 
Un provvedimento figlio delle norme contenute all’interno del Regolamento comunale per il commercio su area pubblica. È sulla base di questo regolamento che, una volta acquisiti i verbali ufficiali da parte delle forze dell’ordine, è stata disposta la sospensione dell’attività di commercio su aree pubbliche alle ditte per cinque giorni e precisamente nei giorni 5, 6, 7, 8 e 9 febbraio. 
L’inosservanza al provvedimento comporta l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria di 500 euro quale pagamento in misura ridotta e potrà comportare la revoca dell’autorizzazione-concessione.


PALAZZO MORONI
«Abbiamo acquisito in questi giorni i verbali definitivi dei controlli effettuati nei mesi scorsi dalle forze dell’ordine. Come annunciato abbiamo quindi aggiunto la sanzione prevista dal regolamento comunale e sospeso cinque attività per cinque giorni – ha commentato ieri l’assessore al Commercio Antonio Bressa -. Non possiamo tollerare infatti che non siano rispettati i diritti dei lavoratori, portando oltretutto a una concorrenza sleale all’interno del mercato basata sull’impiego del lavoro nero. Ringraziamo le forze dell’ordine che ci affiancano nel controllo della regolarità delle attività che si svolgono sulle aree pubbliche della città e confermiamo il nostro impegno per la legalità». 
In passato non sono mancate altre chiusure di bancarelle a causa di illeciti amministrativi, compreso il ricorso al lavoro nero. 

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