Rubano. Giorgio, morto a 35 anni in un incidente. Automobilista indagata per omicidio stradale: ha fatto inversione all'improvviso

Il pm Andrea Girlando ha disposto una verifica cinematica per accertare la dinamica del sinistro

Martedì 1 Agosto 2023 di Barbara Turetta, Luisa Morbiato
Giorgio Violato

RUBANO (PADOVA) - Un'inversione a "u" compiuta probabilmente senza pensare alle possibili conseguenze sarebbe la causa del tragico incidente che è costato la vita a Giorgio Violato, 35 anni, residente a Villaguattera di Rubano dove si era trasferito poco più di due anni fa da Sant'Agostino di Albignasego, dove era cresciuto e dove ancora risiede la famiglia. Il pm Andrea Girlando ha disposto una verifica cinematica per accertare la dinamica del sinistro. Nei prossimi giorni sarà disposta anche l'autopsia sulla salma del trentacinquenne.

L'incidente

Nella notte fra venerdì e sabato scorso Violato, in sella alla sua Ducati Monster, proveniva da Padova e stava percorrendo il tratto di via Chiesanuova-via Mazzini al confine con Rubano. Giunto all'altezza del civico 55 la sua moto ha centrato il lato posteriore della Mercedes 200E alla cui guida c'era P.E., cittadina moldava di 44 anni, residente a Lecco, ora indagata per omicidio stradale. Inutili i soccorsi dei sanitari del 118, nonostante il lungo tentativo di rianimarlo. Sul posto gli agenti della polizia locale di Padova che hanno ricostruito l'accaduto. La Mercedes era ferma sul ciglio della via dal lato padovano della strada, poi all'improvviso la guidatrice avrebbe deciso di invertire la marcia compiendo un'inversione a "u". Proprio in quel momento sopraggiungeva Violato che non avrebbe potuto evitare l'impatto. P.E. è risultata negativa all'alcol test e alle sostanze stupefacenti. La famiglia Violato padre, madre ed una sorella vive ancora ad Albignasego. Giorgio si era trasferito per avvicinarsi al posto di lavoro. Dal 2010 era infatti entrato alla Fip di Selvazzano dove ricopriva la carica pi Project manager/sales technician.

Il ricordo

È commosso il ricordo che gli amici dell'associazione sportiva Tamburello Padova hanno di Giorgio, amico con cui hanno condiviso serate, viaggi e la passione per il gioco della palla tamburello. Giorgio è stato anche socio fondatore della società padovana quando aveva 25 anni, era un appassionato giocatore indoor e beach, dirigente, tecnico allenatore, e aveva conquistato in più occasioni le finali nazionali federali Fipt. «Giorgio era una persona intelligente e determinata a scoprire tutto ciò che lo incuriosiva.

Sapeva definire bene un obiettivo e cercava di far di tutto per raggiungerlo. Desiderava far raggiungere agli altri i propri traguardi, mettendocela tutta senza mollare mai. Con Giorgio abbiamo condiviso serate, amicizia e viaggi assieme». Un ricordo vivo e presente del 35enne, rimasto indelebile nel cuore di chi l'ha conosciuto. «Giorgio era un ragazzo come pochi, generoso, solare, sempre con voglia di fare - si legge ancora nel lungo messaggio che gli amici dell'associazione hanno voluto dedicargli -. Amava la vita e cercava di viverla appieno. Buon amico sempre pronto a dare una mano, tenace, curioso, gli piaceva sempre sperimentare cose nuove per migliorarle. In questi 10 anni ha promosso il miglioramento continuo di tutto e di tutti, per lui lo sport doveva essere inclusivo e ciascuno doveva migliorare secondo le proprie capacità. Uno sportivo vero. Mi piace pensare alle sere passate a parlare. Le partite giocate e il rumore del mare». 

Ultimo aggiornamento: 09:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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