Padova. Aumentano gli incidenti sul lavoro, tavolo mensile in Prefettura

In tutta la Regione gli incidenti sul lavoro sono stati 52mila in più nei primi nove mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2021

Venerdì 21 Ottobre 2022 di Luisa Morbiato
Samuel Scavazzin, Massimo Zanetti e Aldo Marturano al presidio in Prefettura a Padova

PADOVA - È necessario un cambio di rotta: per fermare la lunga scia di morti sul lavoro serve più impegno. Lo affermano i segretari di Cgil, Cisl e Uil che ieri hanno organizzato un affollato presidio di fronte alla Prefettura e hanno incontrato il prefetto Raffaele Grassi per illustrare le richieste rivolte al nuovo Governo. Un colloquio del quale i segretari generali Aldo Marturano (Cgil), Massimo Zanetti (Uil) e Samuel Scavazzin (Cisl) si sono detti molto soddisfatti perché il prefetto ha deciso di istituire un tavolo di confronto permanente sul tema. 

Il confronto

«È stato un incontro non formale ma di contenuti, lo stesso prefetto ha proposto l’istituzione di un tavolo permanente a cadenza mensile a partire da novembre a cui partecipino imprenditori, sindacati, Spisal e tutti gli attori interessati – ha detto Zanetti – Un incontro mensile per segnalare le situazioni di mancata sicurezza e trovare soluzioni». «Non era scontato ma abbiamo trovato massima sensibilità al problema da parte del prefetto.

Le denunce non servono più, ci vogliono i fatti. Nel 2018 è stato siglato il Piano regionale per la salute e sicurezza sui posti di lavoro, ma è stato poco applicato – ha sottolineato Marturano – A Padova abbiamo fatto un salto di qualità con il tavolo per il confronto che permetterà di monitorare costantemente la situazione e capire come intervenire». Per Scavazzin: «Da oggi si ragiona sulla concretezza, perché un tavolo che crei sinergia fra tutti i soggetti è l’unico modo per contrastare in modo efficaci gli infortuni. Per Padova un tavolo mensile significa avere un cambio radicale nei prossimi anni». 

I dati

I dati forniti dai sindacati sono drammatici. «In tutta la Regione gli incidenti sul lavoro sono stati 52mila in più nei primi nove mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2021. A Padova e provincia se ne contano 9mila (+24%), a livello nazionale 431mila – ha spiegato Zanetti – Anche i morti sono aumentati sia a Padova che nella Regione del 13%, con 9 decessi mentre in tutta l’Italia sono stati 700. Una questione fondamentale quindi per uno Stato che voglia dirsi minimamente dignitoso».
«Domani ci sarà la manifestazione nazionale a Roma per la sicurezza sul lavoro ma c’è bisogno di far emergere la gravità della situazione anche a livello locale – ha osservato Marturano – In media si registrano tre morti al giorno: è ora di dire basta. Per questo abbiamo stilato le criticità da eliminare
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Le richieste

Cgil, Cisl e Uil hanno evidenziato come il personale addetto ai controlli sia insufficiente e i carichi di lavoro troppo elevati, tanto che in città l’ultimo concorso Spisal ha visto 17 partecipanti (solo sei hanno poi accettato il lavoro). «Le assunzioni devono essere molte di più, il rapporto attuale fra numero di aziende e di ispettori fa sì che si possa effettuare un controllo ogni 20 anni» hanno chiosato i sindacati.
«Accanto all’aumento di personale – aggiungono – serve una formazione del personale vera e non pro forma. «Le dinamiche degli incidenti molto spesso si ripetono – ha puntualizzato Marturano – vanno verificate le strutture delle aziende. Altro intervento fondamentale da rivedere è l’alternanza scuola-lavoro, che deve avvenire in totale sicurezza e con un tutor competente».
«Serve l’istituzione di una Procura speciale per indagare sugli incidenti, che non sono sempre incidenti. In alcuni casi sono veri e propri omicidi, come quando si manomette un macchinario per aumentare produzione e profitto. Inoltre chiediamo che la sicurezza sul lavoro diventi una materia scolastica – ha aggiunto Zanetti – Chiediamo poi interventi efficaci che mettano al centro la dignità del lavoro e che alle aziende che non seguono le norme sulla sicurezza siano negati gli aiuti di Stato». Per quanto riguarda l’alternanza scuola-lavoro, Uil invece ne chiede l’abolizione ritenendo la normativa attuale inadeguata. «La sicurezza e la salute sul lavoro sono un tema da sempre sottovalutato, purtroppo incidenti anche mortali accadono sempre e coinvolgono anche giovani e giovanissimi – ha osservato Scavazzin – è un tema invece inderogabile perché è inaccettabile recarsi al lavoro e rischiare di morire. Chiediamo al Governo di intervenire: al prefetto, in quanto suo rappresentante, è stata consegnata tutta la documentazione che abbiamo raccolto».

Ultimo aggiornamento: 10:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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