Padova. Guerra in Ucraina, alleanza Questura-Cuamm per aiutare i rifugiati: 22 mila richieste di aiuto allo sportello immigrazione

Venerdì 24 Febbraio 2023 di Redazione Web
Lo sportello del Cuamm all'ufficio immigrazione

PADOVA – Un anno di guerra, un anno di richieste di aiuto. Esattamente un anno fa, il 24 febbraio, è scoppiata la guerra in Ucraina con l'invasione della Russia.

E sono centinaia di migliaia gli ucraini scappati via, lasciando la propria casa, la vita che conoscevano per salvarsi. 

A Padova la Questura e il Cuamm hanno aperto una collaborazione, dando vita a uno sportello immigrazione appositamente dedicato ai rifugiati. Sono 22 mila le persone che si sono rivolte allo sportello, la maggior parte per chiedere un permesso di soggiorno temporaneo.

«Con la pandemia prima e la guerra in Ucraina poi, come Medici con l’Africa Cuamm ci siamo sentiti chiamati anche a una “solidarietà vicina”. Il nostro cuore e il centro del nostro impegno è, e rimane, l’Africa, un continente in cui sono concentrati bisogni enormi e sfide quotidiane, per dare dignità e portare cure ai più fragili tra i fragili. Sono tornato di recente dal Sud Sudan e dall’Etiopia, dove ho potuto visitare dei campi di sfollati, ho potuto toccare con mano situazioni drammatiche, che non possiamo nemmeno immaginare – ha detto don Dante Carraro, direttore del Cuamm –. I bisogni delle persone qui sono ben diversi, eppure necessitano di risposte competenti e di un lavoro di squadra per far sentire lo straniero accolto e ascoltato. Ecco il valore dell’impegno dei volontari Cuamm che si alterano qui allo Sportello e che si inserisce in un lavoro più ampio, che arriva fino a Chisinau in Moldavia, dove dei medici Cuamm, a staffetta, prestano assistenza ai profughi ucraini, e persino in Ucraina stessa, a Chernivtsi e in 8 regioni, con la consegna di beni di prima necessità, farmaci e materiale utile alla popolazione stremata dalla guerra».
«Ringrazio Don Dante, per l’odierna visita al nostro Ufficio Immigrazione – ha dichiarato il questore di Padova, Antonio Sbordone – ove ha potuto incontrare i volontari del Cuamm che, ormai da un anno, ci stanno dando una grossa mano in questo periodo difficilissimo. Don Dante ha incontrato anche i poliziotti dell’Ufficio che stanno producendo uno sforzo incredibile per far fronte alle crescenti istanze che pervengono agli sportelli e per gestire tutte le procedure amministrative riguardanti i cittadini extracomunitari. Poliziotti e volontari insieme, e non è la prima volta. È un binomio che mi piace perché esprime la ragion d’essere stessa della polizia di Stato, che è quella di essere vicina ai più fragili, a chi è in difficoltà e chi subisce soprusi e violenze».

Ultimo aggiornamento: 14:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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