PADOVA - «Basta fuochi d'artificio in Prato, sono cose da anni '80». «Ai padovani piacciono. Con questa logica si dovrebbe abolire anche il Redentore a Venezia». È botta e risposta tra l'associazione Orizzonti che ha organizzato una raccolta firme contro i fuochi in Prato a Ferragosto e la notte di San Silvestro e il Comune che, martedì scorso, ha stanziato in giunta 117.000 euro per organizzare lo spettacolo del prossimo 15 agosto.
La raccolta firme
A illustrare la petizione ieri, 8 luglio, hanno provveduto il responsabile dei giovani di Orizzonti Alessandro Dianin e Tony Imeraj che alle ultime elezioni si è candidato a consigliere comunale con la lista Francesca Gislon sindaca. Ad affiancarli ha provveduto il leader dell'associazione espressione della lista Lorenzoni, ovvero Marco Carrai. «I fuochi d'artificio sono roba anni '80 - ha esordito Dianin - Per questo abbiamo promosso una raccolta firme per chiedere all'amministrazione comunale di immaginare una proposta più moderna per l'intrattenimento in Prato della Valle in occasione di Ferragosto e San Silvestro».
«I fuochi spaventano gli animali domestici, creano spaesamento tra uccellini - ha aggiunto - sono una cannonata nelle orecchie dei degenti del vicino ospedale civile, inquinano e diffondono nell'atmosfera quintali di polveri sottili». «I grandi eventi vanno ripensati - ha detto invece Imeraj - noi non abbiamo nulla contro i fuochi d'artificio, ma si tratta di uno spettacolo che ha fatto il suo tempo. Invece di spendere 40-50 mila euro per gli spettacoli pirotecnici, si potrebbe investirli per organizzare dei concerti di livello internazionale. Che so, si potrebbero chiamare i Maneskin. A quel punto l'arrivo in città di decine e decine di migliaia di persone sarebbe assicurato e anche le attività commerciali ne beneficerebbero».
La replica
«I fuochi in Prato a ferragosto sono un evento a cui la cittadinanza è molto legata, un tipico appuntamento estivo come è il Redentore e che rappresenta il principale grande evento dell'estate - ha ribattuto a breve giro l'assessore al Commercio Antonio Bressa - In questi anni abbiamo dimostrato di saper innovare in quanto a eventi, dai concerti in piazza al videomapping, ma anche i fuochi sono uno spettacolo contemporaneo; basti vedere le cerimonie di apertura delle Olimpiadi di Tokio o degli Europei di Calcio che mai avrebbero rinunciato ai fuochi, come d'altronde non vi rinuncia Venezia o le tante località turistiche della nostra Regione».
«Detto questo, abbiamo deciso di programmarli solo nei mesi estivi quando non c'è, come in inverno, il problema del PM10 e il lancio dei fuochi è impostato affinchè non ci sia propagazione del rumore oltre il bacino acustico di Prato della Valle, proprio per rispettare gli animali - ha rincarato la dose l'esponente del Partito democratico - Con un po' di buon senso possiamo tenere insieme il grande richiamo di questo spettacolo che rappresenta una tradizione per i padovani con l'attenzione necessaria all'ambiente circostante, sempre pronti a progredire in quanto a innovazione e sostenibilità».