Padova-Catania, scene di guerriglia alla finale di andata di Coppa Italia di serie C allo stadio Euganeo: il bilancio è di 8 arresti e 8 poliziotti contusi

Mercoledì 20 Marzo 2024 di Redazione web
Padova-Catania, scene di guerriglia alla finale di andata di Coppa Italia di serie C allo stadio Euganeo: il bilancio è di 5 arresti e 8 poliziotti contusi

PADOVA - Scene da guerriglia urbana ieri, martedì 19 marzo, allo stadio Euganeo durante la finale di andata di Coppa Italia di serie C Padova-Catania. Il bilancio è di 5 arresti di cui 3 in flagranza e 8 poliziotti contusi. È quanto emerso stamane, mercoledì 20 marzo, dall'incontro tra il questore Marco Odorisio e il sindaco Sergio Giordani

I fatti

In seguito all’invasione di campo da parte di alcuni sostenitori catanesi durante l’intervallo della finale di andata della Coppa Italia di Lega Pro tra il Calcio Padova e il Catania, gli agenti sono dovuti intervenire all’interno dello Stadio Euganeo, facendo rientrare una sessantina di catanesi nel Settore della Curva Nord a loro riservato con una presenza totale di 1.900 tifosi etnei.

In particolare gli agenti, dopo aver evitato il contatto tra le due tifoserie, hanno bloccato 3 supporter catanesi che sono stati arrestati per il reato di resistenza aggravata: si tratta, rispettivamente, di due 40enni e un 41enne gravati a vario titolo da associazione mafiosa, rapina, stupefacenti, reati da stadio, reati contro la persona e contro il patrimonio e già destinatari di provvedimenti di daspo.

Tra questi è stato individuato colui il quale ha consentito l’invasione di campo in quanto, dopo aver scavalcato il cancello della Curva Nord vicino al Settore della Tribuna Est, incurante della presenza degli steward, ha sollevato il maniglione favorendo l’invasione di una sessantina di sostenitori etnei.

Un quarto tifoso catanese è stato arrestato questa mattina mentre si stava imbarcando su un volo per Edimburgo in partenza dall’Aeroporto di Milano Linate.

Né durante le fasi antecedenti all’incontro e né tantomeno al termine della partita durante le fasi di deflusso, si sono verificati contatti tra le due tifoserie.

Alla Stazione ferroviaria di Padova, in occasione della partenza degli Ultras catanesi, sono stati effettuati prefiltraggi con sequestri di aste non regolamentari e numerosi fumogeni e petardi, materiale tolto alla disponibilità dei sostenitori etnei, anche al fine di garantire la maggior sicurezza possibile a bordo del convoglio ferroviario partito alle ore 23 da Padova e diretto a Catania. Nell’occasione sono stati fatti acquistare biglietti anche a 23 tifosi catanesi privi del titolo di viaggio. Un quinto tifoso catanese, coinvolto nei fatti di ieri, è stato da poco arrestato a Catania.

Nel pomeriggio di oggi, 20 marzo, sono stati arrestati altri tre tifosi del Catania: un 34enne rintracciato proprio a Catania e un 40enne fermato dalla Digos di Venezia, entrambi con a carico precedenti di polizia per reati specifici da stadio. E ancora un 42enne, bloccato a Catania, con precedenti specifici.

Le indagini

Proseguono gli approfondimenti e gli accertamenti da parte delle Digos di Padova e Catania per la contestualizzazione delle singole condotte ai fini dell’adozione dei provvedimenti di Daspo.

Durante l’intervento che ha consentito di bloccare l’invasione di campo e ripristinare le condizioni oggettive per la disputa del secondo tempo della partita di calcio, hanno riportato delle contusioni 4 operatori della Digos di Padova, oltre a 4 agenti del II Reparto Mobile.

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IL SINDACO

«Le scene di ieri allo Stadio Euganeo sono inaccettabili - ha affermato il sindaco Sergio Giordani - la violenza va sempre condannata con massima severità e per nulla si addice a momenti di sport che devono portare con sé valori di condivisione e amicizia. Massima solidarietà agli agenti delle Forze dell'Ordine rimasti feriti e un ringraziamento per il lavoro egregio svolto che ha evitato conseguenze peggiori. Ora sotto la regia del Questore, tutti ci impegneremo per evitare in futuro simili situazioni».

Ultimo aggiornamento: 21 Marzo, 07:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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