PADOVA - È un record negativo eguagliato. Di quelli che indicano senza tema di smentite come la crisi economica nel padovano sia tutt’altro che archiviata. Il 2015 ha segnato infatti l’identico numero di fallimenti (306) di due anni prima. Il 2013 era stato indicato come il punto più basso della congiuntura recessiva. Ma dopo il lievissimo calo dei dodici mesi successivi (297 verdetti di fallimento nel 2014) è stata registrata una nuova inversione di tendenza. Per il terzo anno consecutivo getta quindi la spugna quasi un’azienda al giorno, con un ritmo neppure paragonabile a quello del biennio precedente (204 crac nel 2013, 227 nel 2012).
Da Electroservice Srl, società di installazione e manutenzione di impianti elettrici con sede a Sant’Angelo di Piove, fino a Sapi Srl, attività di commercio di articoli da regalo ad Albignasego, sono 306 le aziende che hanno chiuso i battenti nel corso del 2015. Un numero ragguardevole rappresentato in buona parte dalle imprese edili, dalle società immobiliari e di progettazione, attestate ben oltre quota cento, a conferma dell’annus horribilis di un comparto in estrema difficoltà. Trasporti, abbigliamento e arredi gli altri settori che hanno perso terreno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Da Electroservice Srl, società di installazione e manutenzione di impianti elettrici con sede a Sant’Angelo di Piove, fino a Sapi Srl, attività di commercio di articoli da regalo ad Albignasego, sono 306 le aziende che hanno chiuso i battenti nel corso del 2015. Un numero ragguardevole rappresentato in buona parte dalle imprese edili, dalle società immobiliari e di progettazione, attestate ben oltre quota cento, a conferma dell’annus horribilis di un comparto in estrema difficoltà. Trasporti, abbigliamento e arredi gli altri settori che hanno perso terreno.