Elementari e asili, emergenza supplenti: ora c'è il rischio di classi accorpate e orari ridotti

Giovedì 16 Dicembre 2021 di Silvia Moranduzzo e Alberto Rodighiero
Elementari e asili, emergenza supplenti: ora c'è il rischio di classi accorpate e orari ridotti

PADOVA - L’ora X per il mondo della scuola è giunta. È scattato ieri l’obbligo vaccinale per docenti e personale scolastico: quelli senza vaccino riceveranno una notifica di sospensione e se entro 5 giorni non presenteranno il certificato della prima dose, o almeno la prenotazione dell’appuntamento, saranno sospesi. In questo secondo caso hanno 20 giorni per fare il vaccino.

E i problemi sono dietro l’angolo. 

DAL PROVVEDITORATO
«Su tutti quello delle supplenze perché gli insegnanti che saranno sospesi devono essere sostituiti – dice il provveditore Roberto Natale – La difficoltà delle scuole è che non sanno per quanto avranno bisogno del supplente, possono solo supporlo. Se un docente, infatti, decide di fare il vaccino poi viene reintegrato al lavoro. La carenza si nota di più all’infanzia e alla primaria perché le graduatorie sono già esaurite. E in quel caso le scuole possono ridurre l’orario, accorpare le classi o ricorrere alla didattica a distanza». 

GIÀ UN CASO
Un problema che comincia già a farsi notare in alcune scuole. I genitori della classe 2 A della scuola elementare Ruzante di Vigonza sono alle prese con le prime difficoltà. «Lunedì è arrivata una circolare che preannunciava possibili disservizi e già martedì hanno ridotto l’orario – racconta Elena Mozzo, mamma di un bimbo della 2 A – Però non è qualcosa di fisso, ogni giorno cambia e questo crea grosse difficoltà alle famiglie in cui i genitori lavorano. Si torna nell’incubo, è un grosso disagio». Poi uno degli insegnanti scrive un messaggio ai genitori: per ragioni personali dice che si prenderà un congedo e che spera di tornare dopo Natale. «La direzione ci ha detto che non sa quando si risolverà e che non riesce a trovare supplenti – continua Mozzo – Però quando si prende un congedo si indica anche la fine, chi ci prende in giro? L’insegnante (sul quale c’è il sospetto che non sia vaccinato ma non ci sono le prove) o la direzione? Io sono una pediatra e quando in ospedale sono cominciate le sospensioni abbiamo lavorato di più, non abbiamo sospeso i servizi. E la scuola chiude? Mi domando, a chi ho affidato l’istruzione di mio figlio? Posso capire che ci siano delle carenze strutturali che arrivano da lontano ma qualcuno deve rispondere. Come un docente ha diritto a stare a casa se non vuole vaccinarsi, un bambino ha il diritto a ricevere un’istruzione».

IN CITTÀ
Rispetto allo scorso settembre quando i no Green pass raggiungevano numeri decisamente più importanti, ieri nei nidi e nelle materne comunali, i no vax si sono ridotti, ma i problemi non mancano.
«A quel che ci risulta – ha spiegato nel pomeriggio l’assessore alle Politiche scolastiche Cristina Piva – su 300 insegnati, appena 5 non si sono ancora sottoposte a vaccinazione. Ora queste persone avranno a disposizione 5 giorni per regolarizzarsi, diversamente dovremo applicare la legge».
E questo significa una cosa molto semplice: sospensione dal servizio senza stipendio. Una circostanza che, però, rischia di creare qualche problema per le sostituzioni. «Effettivamente potrebbero esserci dei problemi – ha confermato l’assessore – Soprattutto nelle materne, in questo periodo trovare delle supplenti è un’impresa piuttosto ardua dal momento che si sono esaurite tutte le graduatorie». 

LE PRIMARIE PADOVANE
Numeri piuttosto risicati ieri si sono registrati anche nelle primarie cittadine. Ad esempio, al 2° istituto comprensivo Ardigò di via Agnusdei, su 181 insegnati i non vaccinati sono appena 5 (il 3%). Un non vaccinato si è registrato poi al 1° istituto comprensivo (scuola Petrarca di via Concariola). Arrivano infine a 7 i no vax all’11° istituto comprensivo Antonio Vivaldi di via Chieti. Mediamente dunque, i docenti che non si sono sottoposti alla vaccinazione non superano quota 5%. Docenti che ora hanno a disposizione 5 giorni per decidere se regolarizzarsi o rimanere a casa senza stipendio. 

A MONSELICE
La dirigente dell’Istituto comprensivo G. Zanellato di Monselice, Barbara Vicentini, ha fatto sapere di avere già messo al corrente con due circolari a pochi giorni di distanza tra loro, della probabili misure adottate dal Governo, affermando che «la situazione è sotto controllo. Ci sono un paio di casi, dei quali si conoscevano già le problematiche. Il problema che mi preme è l’aumento dei casi fra i bambini e la conseguente sospensione delle classi dalla didattica. E la situazione è in peggioramento. Mancano i supplenti e non so come faremo nel caso – conclude – non ci sono domande di messe a disposizione e non sappiamo come andare avanti». 

Ultimo aggiornamento: 17:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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