Baccano e sporcizia: i residenti tornano a insorgere dopo il mercoledì universitario

Venerdì 15 Ottobre 2021 di Luisa Morbiato
La ressa su via del Portello mercoledì sera
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PADOVA - Nuovo mercoledì sera, stesso copione. La serata per antonomasia dedicata agli studenti universitari si è ripetuta, puntualissima, anche l’altro ieri in una delle sedi storiche della movida padovana: il Portello.

E con essa si è ripresentato anche l’immancabile codazzo di polemiche da parte di chi in quella zona vive e si ritrova a fare i conti prima con il chiasso fino a tarda notte e poi con rifiuti e deiezioni per le strade.

ESASPERATI

«Siamo stanchi. Ogni mercoledì la storia si ripete –hanno tuonato alcuni residenti–. La via principale e la galleria Ognissanti l’altra sera erano stracolme e la mattina dopo c’erano rifiuti, bottiglie, lattine, cartacce e tracce di urina in ogni angolo». Via del Portello fin dall’ora dell’aperitivo si è riempita e alle 23 erano centinaia i giovani presenti all’esterno dei locali. «Arrivavano a coprire l’intera larghezza della strada, dall’incrocio con via Belzoni fino a quello con via Marzolo –prosegue un residente di via Ognissanti–. Le automobili in transito dovevano procedere a passo d’uomo, facendosi letteralmente largo tra la folla che stentava a spostarsi».
Primaria conseguenza, il baccano. Inevitabilmente il vociare arrivava fino alle finestre delle abitazioni. Scena analoga anche in via Ognissanti: «C’era gente in strada che ha cantato e urlato fino a ben dopo la mezzanotte ma non abbiamo nemmeno chiamato i vigili, tanto possono fare ben poco» racconta una donna.

I DISAGI

«Quando sono uscito alle 6.30 con il cane, via del Portello era un campo minato, una scena di guerra –prosegue il testimone–. Qualcosa di indecente nonché costoso, visto che il personale per ripulire quel macello va giustamente pagato. Per strada bisogna fare attenzione al tappeto di vetri rotti, alla scalinata del Portello la scena è identica. Per non parlare di vicolo del Portello e delle altre stradine secondarie, dove molti di noi parcheggiano l’auto: la mattina l’odore di urina è insopportabile. Diventa una vera e propria latrina a cielo aperto». Una scena che i residenti, come anche in altre parti della città, sono ormai abituati a trovarsi davanti. «Non è che i controlli non ci siano –va avanti il professionista di via Ognissanti–. Le pattuglie passano, ma cosa possono fare pochi agenti a fronte di centinaia se non migliaia di persone? Al massimo possono cogliere sul fatto qualcuno che si comporta male, ma in una ressa del genere è impossibile».

LE DIFFICOLTÀ

I cittadini hanno più volte chiamato le forze dell’ordine quando a notte fonda il baccano impedisce loro di dormire, ma il problema non è di facile soluzione. «Un’idea potrebbe essere quella, da parte dell’amministrazione comunale, di studiare qualche ordinanza anti degrado ad hoc –continua l’uomo–. Ad esempio per limitare la vendita di alcolici da parte non solo dei locali, ma soprattutto dei negozi della zona. Moltissimi sono infatti i giovani che in serata prendono di mira i market che restano aperti più degli altri, facendo scorta di lattine di birra e bottiglie di alcolici che poi portano via e consumano lungo la strada e sulla scalinata. Il tutto ovviamente abbandonando poi i vuoti dove capita. E a giudicare dai rumori continui di vetri infranti, non dubito che ci sia anche chi si diverse a rompere le bottiglie scaraventandole a terra». La ripresa delle lezioni in presenza dell’università ha quindi riportato a galla la difficile convivenza dei residenti del Portello con il popolo studentesco.

Ultimo aggiornamento: 11:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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