Il sindaco di Piove di Sacco: «Ho battuto il cancro, ecco come ne sono uscito»

Lunedì 22 Novembre 2021 di Nicola Benvenuti
Davide Gianella

PIOVE DI SACCO - «Questo è il mese della prevenzione del tumore al testicolo e ho deciso di raccontare una storia vera: la mia». Così parla Davide Gianella, 40 anni, sindaco di Piove di Sacco dal 2013, raccontando con la consueta schiettezza la sua esperienza diretta con il cancro.


LA PAURA

«Ad aprile 2020 mi viene diagnosticato un tumore al testicolo. Dopo un primo momento di smarrimento totale, il dottor Wanni Battanello mi dice Operiamo domani. Dopo l'intervento racconta Gianella mi riprendo alla grande. Seguono i vari controlli, ma a febbraio di quest'anno trovano una recidiva ai linfonodi. Ennesima doccia fredda, sono necessari tre cicli di chemioterapia pesantissima, circondato dal calore della famiglia, dagli angeli dell'ospedale e dai veri amici che ci sono sempre stati».
«Perdo i capelli e tutti i peli del corpo, mi gonfio e sto male, ma non vedo l'ora di ritornare dall'ospedale nel primo pomeriggio perché a casa mi aspetta il gioco delle X, inventato da quella donna straordinaria di mia moglie, Valeria, per arrivare a vincere la coppa da campione dopo la 21esima infusione del veleno salvavita.

Alla fine non è bastata la dose massiccia di chemio, dopo 40 giorni ho dovuto fare nuova tac e nuovo intervento, piuttosto invasivo. Il 30 agosto mi ricoverano all'Istituto tumori di Milano, mi operano, e il 5 settembre mi dimettono. Il mese scorso l'istologico e l'attesa snervante, fino alla telefonata che mi ha fatto piangere: lei è clinicamente guarito».


LA VITTORIA

Gianella sventola il cartello bentornato papà colorato dalle sue bambine e dalla moglie. «Sono i miei tesori più grandi! ha spiegato. La scienza medica non è una opinione, la scienza medica mi ha salvato la vita e raccontarla significa che si può guarire». Commosso, il sindaco rinnova pubblicamente alcuni grazie: «Alla mia famiglia, ai medici, ai dottori Teodoro Sava, professionista di grande competenza ed umanità, Alessandra Perin che mi ha tenuto per mano passo dopo passo da grande professionista, Battanello e Nicolai per avermi operato l'uno nel 2020 e l'altro nel 2021, a Stefano Mancin per i consigli e l'amicizia, alle ragazze dell'oncologia di Piove di Sacco (voi siete degli angeli), a Luca De Zorzi, primario di Urologia, a tutti gli infermieri e tecnici di Piove, ad amici e conoscenti che mi sono stati vicino e anche a chi mi ha strizzato l'occhio ed aiutato da lassù. La vita è il regalo più bello che abbiamo ricevuto».

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