CURTAROLO - Bufera a Curtarolo. L'opposizione riunita nel gruppo Curtarolo Civica sabato scorso diffonde un volantino che attacca l'azione dell'amministrazione cittadina guidata da sindaco Martina Rocchio.
LA RISPOSTA
«Mi avete attaccata nel momento di maggiore vulnerabilità - scrive la prima cittadina - in cui una donna, una mamma, dovrebbe avere il diritto di trascorrere un periodo seppur anche breve in serenità con il suo bambino. Sui contenuti non temo nulla, in quanto i fatti, gli atti e i documenti smentiranno punto per punto. È sul lato umano - sottolinea la sindaca - che non comprenderò mai certi comportamenti che dicono molto di chi li ha posti in essere, più che della sottoscritta. Un messaggio deve giungere chiaro: tutto questo non intacca la mia voglia di fare, di continuare a crederci e di dimostrare sempre che la verità viene a galla e rimane l'unico mezzo per il cambiamento».
LE ACCUSE
Il gruppo di minoranza è composto da Eddy Bazzan, già vice sindaco con la precedente amministrazione e candidato sindaco, Renata Michielon, Giuseppe Garavello e Luigi De Liberali, all'opposizione dal 2019. Per la prima volta nell'arena politica per la Lega di Salvini, Rocchio ha totalizzato il 63,71% dei consensi, 2.609 voti, rispetto al 36,29% di Bazzan, con 1.486 voti. Curtarolo ha cambiato colore politico. Dal centrosinistra al centrodestra con l'onda verde della Lega.
I rilievi del gruppo di minoranza partono proprio dal fatto che è cominciato il conto alla rovescia per la prossima tornata elettorale. Si era votato il 26 maggio di quattro anni fa. «Esattamente tra un anno saremo chiamati a eleggere la nuova amministrazione comunale. Ragioniamoci sopra - scrivono i consiglieri utilizzando un'amata frase del presidente del Veneto Luca Zaia - Ecco i primi quattro anni di amministrazione Rocchio, gli effetti del "cambiamento"». Snocciolano quindi una serie di dati. «Aumento Imu più 26%, 440mila euro annui, la tassa sulla casa più alta di tutta la provincia di Padova». Ed ancora, «aumento di tutte le tariffe comunali, l'aliquota Irpef non è stata abbassata nonostante le promesse in campagna elettorale, stipendio del sindaco da 2.208 euro al mese a 4.002 euro e 20 mila euro per rifare l'ufficio».
I RILIEVI
Poi altre affermazioni: «nessun sostegno alle associazioni, Santa Maria di Non dimenticata, assenza di vigili, dossi fatti e poi spinati» e poi foto su alcune manutenzioni. Rilievi legittimi, spiazza la risposta del sindaco, tutta personale, ma non tarderà ad arrivare quella istituzionale.