Giorgia, 22 anni, volontaria della Cri in prima linea per il Covid: «Travolta da un'ondata di emozioni»

Giorgia, a 22 anni volontaria Cri

Venerdì 16 Aprile 2021 di Iris Rocca
Giorgia Mazzucato

CITTADELLA - «La mia prof delle superiori mi ha chiesto cosa facessi lì, eppure la mia nuova uniforme parla per me». È raggiante Giorgia Mazzucato nel suo nuovo ruolo di volontaria della Croce Rossa Italiana, un impegno iniziato nel mezzo di una pandemia mondiale, in cui il suo ruolo nello staff è stato da subito determinante nel centro vaccini allestito al palazzetto dello sport di Cittadella.

E a ventidue anni è tra le più giovani vaccinate del Veneto, senza pensarci su nemmeno un secondo. «In un periodo particolarmente delicato per tutti, in cui si è ridimensionato il mio impegno lavorativo, ho pensato di investire il tempo libero che mi trovavo inaspettatamente ad avere e di intraprendere questo percorso frequentando il corso base della Croce Rossa - racconta la giovane di Camin - La sede di Cittadella è stata la prima a proporre la formazione on-line, perciò a fine novembre 2020 ho subito iniziato le mie 12 lezioni, due a settimana».

Il test finale e la certificazione sono arrivati a gennaio, in concomitanza con l'inizio della campagna vaccinale di massa più importante della storia, quella relativa al covid, a pochi giorni dal suo compleanno. «Sono stata reclutata per prestare servizio presso il palasport di Cittadella, dove sono stata travolta da un'ondata di emozioni senza pari. Per me era certamente tutto nuovo, ma lo era anche per i miei colleghi più esperti, poiché ci trovavamo al centro di un evento senza precedenti, ad offrire un servizio completamente nuovo, all'interno di una campagna vaccinale provocata da uno stato di emergenza senza pari per il nostro Paese e per il mondo intero».

Il turno assegnato a Giorgia è settimanale e le consente di continuare ad effettuare i corsi di formazione successivi. «La sensazione più gratificante è stata il vedere le persone affidarsi a noi. Ci potranno essere stati alcuni intoppi dovuti ai grandi numeri e alle tante novità, ma l'impegno portato avanti da tutti, la mole di lavoro richiesta ben superiore alla norma, da parte dei volontari e delle persone che operano all'interno della sanità, tutti i giorni, persino a Pasqua, credo abbiano rappresentato qualcosa di eccezionale, qualcosa per cui a noi più giovani è sembrato da subito di entrare in una grande famiglia allargata, fatta di studenti come di pensionati, uniti dalla collaborazione e dalla volontà di aiutare gli altri».
 

I RINGRAZIAMENTI
Gli episodi di gratitudine da parte delle tante persone accorse a vaccinarsi nelle giornate di servizio di Giorgia, quasi non si contano: poesie, biglietti di ringraziamento, cioccolatini. «La seconda volta, poi, erano ancora più consapevoli di quanto andavano a fare. Gli ottantenni sono stati particolarmente gentili e pazienti, sensibili al fatto che si trattava di un passo da compiere obbligatoriamente per tornare ad una vita serena. Per molti di loro era una rimpatriata festosa perché con l'occasione trovavano i coetanei, i compagni di classe. Qualcuno arrivava stretto al coniuge, qualcun altro ci chiedeva il pallone da basket, invogliato al gioco dai canestri».

TOTALE SICUREZZA
Come agli altri volontari della Croce Rossa, anche a Giorgia è stato somministrato il vaccino. «È l'unica maniera per poter garantire il nostro aiuto in totale sicurezza. Siamo sempre, correttamente, sottoposti a distanziamento, all'uso delle mascherine e degli igienizzanti, ma le nostre azioni di soccorso devono avvenire in maniera serena sia per coloro che aiutiamo che per noi. Restare uniti e remare nell'unica direzione ad oggi percorribile, rappresenta la sola maniera per uscire da quest'incubo e tornare alla vita normale».
Al cosa ci fai qui? della sua professoressa, Giorgia risponderebbe con la frase di un suo collega: «Siamo fortunati. Restituiamo un po' di fortuna mettendoci a disposizione». Dei 60 compagni di corso che con lei sono diventati volontari, la maggior parte è under 30, con qualche giovanissimo sedicenne. Un prezioso futuro sul quale investire per scrivere, come in questo caso, importanti capitoli di storia.
 

Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 09:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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