Coronavirus. Via libera a cibi d'asporto e gelati: prime aperture e subito le file

Sabato 25 Aprile 2020 di Alberto Rodighiero
Coronavirus. Via libera a cibi d'asporto e gelati: prime aperture e subito le file
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PADOVA - La nuova ordinanza della Regione piace agli esercenti, ma suscita qualche perplessità a palazzo Moroni. Com'era logico aspettarsi, il via libera al take way per bar, ristorati, pasticcerie e gelaterie arrivato ieri dal governatore Zaia è stato accolto con entusiasmo dai pubblici esercenti. «È palpabile la soddisfazione per questo risultato in casa Appe e Fipe Veneto sottolinea il segretario Filippo Segato perchè si è aperto un piccolo spiraglio che, assieme alle consegne a domicilio, può contribuire a dare una piccola boccata d'ossigeno ad un settore massacrato».

Riaprono le gelaterie per asporto, centinaia di golosi al bancone

«Questa modalità di vendita prosegue Segato va anche a colmare una disparità di trattamento nei confronti di attività simili, considerando che, in pratica, i panifici, gli esercizi di vicinato del settore alimentare, ma anche i supermercati vendono per asporto piatti pronti, pizze, panini e quant'altro: l'estensione di questa possibilità anche ai pubblici esercizi, naturalmente nel rispetto delle medesime regole, consente di suddividere i clienti in più attività e, di conseguenza, di ridurre gli assembramenti che spesso si vedono al di fuori delle suddette attività commerciali».
 
OTTIMA NOTIZIA
«Ben venga il messaggio che si va verso la normalità, però un po' di preavviso e messaggi univoci non guasterebbero», commenta Patrizio Bertin, presidente dell'Ascom. «Ringrazio di cuore l'assessore regionale allo sviluppo economico Roberto Marcato dice Federica Luni, portavoce dei pasticcieri di Padova e provincia per averci ascoltato». «Si tratta di un'ottima notizia aggiunge Antonio Ferrari dell'omonima enoteca di via Umberto I Sono già stato contattato da alcuni clienti che mi hanno annunciato che verranno a prendersi la cena. Noi, fin dall'inizio dell'epidemia, abbiamo deciso di optare per le consegne a domicilio, ma il fatturato è diminuito del 90 per cento. Adesso ci auguriamo che possa andare un po' meglio». 
«Grazie anche al pressing di diverse categorie economiche ora si superano alcuni nodi e ci si avvicina alla Fase 2 afferma l'assessore al Commercio Antonio Bressa - È un bene, ma vigileremo affinché tutto avvenga in piena sicurezza. E magari la prossima volta sarebbe meglio avvisare i sindaci con un po' di anticipo». Sulla tempistica polemizza anche il vicesindaco Arturo Lorenzoni: «Siamo di fronte ad un'ordinanza annunciata alle 13, che entra in vigore alle 15 ma che alle 15 passate non è stata ancora pubblicata. L'ennesimo cortocircuito determinato dalla bulimia mediatica del presidente Zaia che, ad ogni conferenza stampa, si sente in dovere di annunciare qualcosa». 

PERPLESSITÁ
Le nuove disposizioni regionali riguardano anche la riapertura dei cimiteri.

Una circostanza che lascia perplessa l'assessore ai Servizi anagrafici Francesca Bencilioni: «L'apertura di tutti e sedici i cimiteri avverrà tra oggi pomeriggio e domani mattina. Mi preme segnalare che l'attività di cura era stata programmata con un calendario fino al 4 maggio. Oggi abbiamo ritenuto più importante garantire ai cittadini di visitarli rispetto a tutto il resto, quindi chiedo di portare pazienza se le attività di sfalcio non sono completate del tutto. Ci tengo a sottolineare una cosa: abbiamo firmato in autonomia un'ordinanza sindacale e siamo riusciti a garantire la riapertura dei cimiteri in pochissimo tempo attivando una complessa macchina organizzativa e logistica. Mi stupisce invece chi ha utilizzato una conferenza stampa solo per creare nuovamente confusione, senza dare alle amministrazioni locali i tempi adatti per affrontare la cosa».

Ultimo aggiornamento: 13:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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