I contagiati padovani sono 898, muore un pensionato di Villa del Conte

Giovedì 19 Marzo 2020 di Elisa Fais- Luca Marin
L'ospedale di Schiavonia
PADOVA E’ boom di nuovi casi: in 24 ore sono stati dichiarati positivi al Coronavirus altri 93 padovani. Con 898 contagi totali, Padova continua ad essere la provincia veneta con il maggior numero di positivi al Coronavirus. Lo rende noto l’ultimo bollettino di Azienda Zero. L’epidemia si è portata via anche un’altra vittima, Ivo Smania di 73 anni di Villa del Conte.
L’impennata di casi emerge dal confronto del report delle 17 di ieri con quello del giorno precedente alla stessa ora. Ancora stabile l’incidenza del virus nel cluster di Vo’, dove i positivi rimangono 82 ormai da diversi giorni. Nel resto del capoluogo si registrano 816 casi. In tutta la regione il numero di positivi arriva a quota 3.384. Impennata di ricoveri anche in Azienda ospedaliera: si contano 32 pazienti in più in area non critica, arrivando così ad un totale di 79 degenze. In Rianimazione i soggetti in condizioni critiche sono 27, tre in più rispetto all’altra sera. Sempre in Azienda ospedaliera rimangono stabili i 43 i dimessi e sette i decessi.
La tendenza si conferma anche all’ospedale di Schiavonia dove salgono a 80 i ricoveri in reparto, undici in più rispetto a ieri sera. Ancora a Schiavonia sono 13 i pazienti gravi in terapia intensiva (+1) e salgono a sei i decessi (+1). I dimessi nel nosocomio della Bassa rimangono due. Spostandosi all’Oìospedale di Piove di Sacco sono ricoverate in area non critica 6 persone (-8), tre pazienti sono in Rianimazione (+1) e rimane un unico decesso. Osservando la situazione all’ospedale di Cittadella, si registrano undici positivi al Coronavirus ricoverati in reparto (-3), nessuno in Terapia intensiva e si contano sempre due decessi. Dall’inizio dell’emergenza sanitaria si segnalano due guariti e dimessi dalla struttura ospedaliera di Cittadella.
Nuovo dato fotografato da Azienda Zero è quello relativo ai soggetti in isolamento domiciliare, perché positivi o perché contatti stretti di casi confermati. Sono a casa 2.047 persone in provincia di Padova, sei in meno rispetto all’altra sera.
L’ALLARME
Intanto il Centro ustioni dell’Azienda ospedaliera lancia l’allarme sui rischi dell’alcol denaturato. «In un momento così difficile per gli ospedali italiani con la gravissima carenza di posti letto in Unità di terapia intensiva - spiega il direttore del centro, Bruno Azzena -, sarebbe quantomai inopportuno aggravare la situazione con incidenti in ambito domestico assolutamente evitabili. Chi ne possiede una bottiglia potrebbe almeno diluirne il contenuto con un 30% di acqua in modo da evitare la possibile esplosione. L’uso improprio dell’alcol denaturato può essere responsabile di incidenti molto gravi per la sopravvivenza e richiedere, nella migliore delle ipotesi, lunghi periodi di ricovero in terapia intensiva».
IL RITRATTO
La prima vittima del coronavirus nel Camposampierese si chiama appunto Ivo Smania, falegname di 73 anni, sposato con Mariuccia e padre di Gianluca, Denis ed Elisa. L’uomo abitava in via Mandrie a Villa del Conte. È morto all’ospedale di Schiavonia dov’era ricoverato dopo la conferma della positività al virus e l’aggravarsi delle sue condizioni fisiche. Smania, con ogni probabilità, è stato contagiato nel cluster del bar del patronato cittadino, dov’era solito ritrovarsi con gli amici. Persona riservata, lascia una moglie da sempre impegnata nel mondo del volontariato, in particolare come cuoca della pro loco comitense. 
Gli Smania sono una famiglia storica di Villa del Conte e la notizia della morte di Ivo ha scosso ulteriormente una popolazione provata dal virus. A ieri i casi accertati a Villa sono 18. Inevitabile che la preoccupazione cresca nel capoluogo e nella frazione di Abbazia Pisani. 
La sindaca Antonella Argenti ieri ha personalmente chiamato la famiglia e portato le condoglianze a nome di tutta la comunità. «Mi sono anche resa disponibile ad aiutare i famigliari nelle pratiche del funerale- ha confidato la prima cittadina - in questo periodo la burocrazia è quantomai complicata». La sindaca si è detta altresì molto preoccupata per l’aumento dei contagi in paese e perché vede troppa gente in giro in paese a fare passeggiate e in movimento. «Anche oggi tra le molteplici questioni da risolvere, rigorosamente chiusa in una stanza comunale, ho ricevuto richieste di interventi per situazioni di persone in passeggiata o addirittura in sosta a parlare- sostiene la Argenti- Ricordo che si esce solo per necessità ed evitando qualsiasi avvicinamento,   in ogni caso mantenendo le distanze.  Anche se con la bicicletta. Non si deve uscire per chiacchierare». Il Comune oggi chiuderà le aree verdi. 
Elisa Fais
Ultimo aggiornamento: 16:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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