PADOVA - Atto vandalico l'altra notte ai danni della vetrina dei grandi magazzini Coin. Ad essere presa di mira la vetrina che dà su via Zabarella. Ignoti nel corso della notte hanno lanciato delle pietre provocando un ampio foro al centro della vetrata. Ad accorgersi dell'accaduto la direttrice di Coin quando alle 9 è arrivata in via Altinate per aprire il negozio. «Si tratta sicuramente di un dispetto perché nulla è stato asportato dal negozio - ha raccontato la direttrice - abbiamo avvisato la polizia e sono arrivati anche gli agenti della scientifica che hanno fatto i rilievi. Ieri sera quando ho chiuso alle 20,30 era tutto in ordine, sicuramente è accaduto nel corso della notte perché la titolare del bar di fronte quando ha aperto alle 7,30 si è accorta del danno».
Gli ignoti vandali per danneggiare la vetrina molto probabilmente hanno utilizzato dei porfidi prendendoli dal cumulo lasciato al termine del portico di Coin lungo via Zabarella, residui di lavori svolti alla pavimentazione della stessa via. Un gesto che fa arrabbiare e preoccupare, come commenta il presidente Ascom Patrizio Bertin. «In questo caso si tratta di un atto vandalico messo in atto forse da ragazzini ma fa tornare alla mente l'estate di due anni fa, il terribile periodo delle spaccate - afferma Bertin - in questo periodi grande difficoltà per tutti e per i commercianti sono episodi che possono deprimere ulteriormente coloro che, con grande fatica e impegno, stanno cercando di rialzarsi e di riavviare le attività. Immagino che questo tipo di dispetto sia opera di ragazzi che magari sono figli di genitori in cassa integrazione in attesa di tornare al lavoro. Mi auguro che i genitori sappiano dare loro il benservito perché se ancora c'è chi non è consapevole della tragica e delicata situazione che stiamo vivendo ci chiediamo che giovani ci sono, sono questi quelli per i quali si cerca di costruire un futuro? Si resta perplessi a constatare dopo tutto quello che abbiamo vissuto in questi mesi che esistono ancora atteggiamenti di questo genere».
Fortunatamente per ora si tratta di un gesto isolato, ma il presidente dell'Associazione Commercianti sottolinea che se tali episodi dovessero ripetersi ai danni di altri negozi, sarebbe necessario ripristinare un presidio più serrato delle zone centrali della città.
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