Il prof. Gamba: «Trapianti, con la mia équipe ridiamo una vita normale a bambini sofferenti»

Mercoledì 2 Febbraio 2022 di Marina Lucchin
L'equipe dei trapianti al rene della Pediatria diretta dal professor Piergiorgio Gamba

PADOVA - Da una parte c’è una vita che finisce, una tragedia inenarrabile quando si parla di bambini. Dall’altra una piccolo paziente malato in lista d’attesa per un rene nuovo. In mezzo, c’è l’equipe della chirurgia pediatrica dell’azienda ospedaliera di Padova, diretta da Piergiorgio Gamba, che anche l’altro giorno è intervenuta d’urgenza per dare la possibilità di una vita “normale” a un bimbo. Dopo il grande gesto d’amore dei genitori di Bianca, la 12enne morta per arresto cardiaco in Sicilia mentre era a scuola, che hanno deciso di donare i suoi organi, il cuore è stato trapiantato domenica, un rene lunedì. 
Se da una parte una vita si spegne, dall’altra una torna a sbocciare. «Ci vuole una sensibilità particolare nell’approcciare con le famiglie - spiega il professor Gamba - l’argomento “trapianti” è molto importante e viene sviluppato prima dai nostri nefrologi che prendono in carico inizialmente il paziente, poi noi entriamo in seconda battuta. L’aspetto umano e psicologico è fondamentale specialmente quando parliamo di casi pediatrici, che sono completamente diversi da quelli degli adulti». 
Diversità non solo nell’approccio con il paziente, ma anche di malattia. «Per quanto riguarda le patologie del rene che necessitano trapianto nell’adulto parliamo di persone anche anziane, noi pediatri ci occupiamo di casi diversi, in cui l’insufficienza renale terminale è causata da tutt’altre malattie, alcune addirittura diagnosticate ancor prima della nascita». 
L’iter per l’espianto/trapianto è gestito dell’organizzazione nazionale che coordina i vari centri trapianti d’Italia. A Padova ce n’è uno dei pochi che è specializzato nel trapianto pediatrico del rene. «L’organizzazione è ben standardizzata e si basa sulla lista d’attesa, sui fattori di urgenza e, per quanto riguarda i bambini, anche su peso e dimensioni, perché ovviamente trattiamo dal neonato all’adolescente, che hanno esigenze diverse». 
In azienda ospedaliera i trapianti di rene pediatrici sono una ventina all’anno. «La squadra che ha operato lunedì sera ha svolto un ottimo lavoro, la chirurgia è una branca della medicina in continua evoluzione e noi, essendo un’azienda universitaria, ovviamente puntiamo sempre al meglio» evidenzia Gamba.
«Per quanto mi riguarda - chiude il primario - quella di intraprendere la strada della chirurgia pediatrica è stata una scelta fatta molti anni fa, grazie all’entusiasmo che mi è stato trasmesso dal professor Guglielmi. Ci si trova di fronte a nuove sfide che spesso danno molta soddisfazione, risolvendo problemi a pazienti che hanno ancora tutta una vita davanti. Di certo è un settore in continuo aggiornamento ed evoluzione». 
 

Ultimo aggiornamento: 16:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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