Grande festa per il prof Guglielmi, spegne 90 candeline il luminare che fondò la chirurgia pediatrica a Padova

L’intervento più famoso è stato effettuato nel lontano 1993, quando è riuscito a separare con successo due gemelle siamesi

Martedì 30 Gennaio 2024 di Marco Miazzo
Maurizio Guglielmi

PADOVA«Le persone che operi finisci per amarle». Di amore per la sua professione di chirurgo ne ha dato tanto Maurizio Guglielmi, padre fondatore della chirurgia pediatrica dell’ateneo padovano, che ieri ha festeggiato 90 anni a Palazzo Bo.

L’INIZIO

«Sono stato io a cominciare la chirurgia pediatrica a Padova sotto consiglio del professor Cèvese – ricorda Guglielmi -. Una mattina Cèvese venne da me e mi disse in dialetto: “te ghe da interesarte dei putei”, e così sono diventato chirurgo pediatra. È stato un successo per me percorrere questa strada: nella mia vita mi sono sempre e solo occupato di curare i bambini». Nonostante la veneranda età Maurizio Guglielmi entra arzillo a Palazzo Bo per la sua festa, qualche problemino d’udito e qualche acciacco sono l’unico segno dell’età. Per il resto il padre della chirurgia pediatrica padovana è un grande sportivo, amante della bicicletta. «Fate vedere che sono vestito sportivo perché è da vent’anni che non metto la giacca – afferma allegramente ai cronisti accorsi per intervistarlo -. Ho amato sempre la bicicletta e la amo ancora anche se in questo momento non faccio sport perché mi hanno messo un catetere, ma spero di riprendere la bicicletta presto». Una vita dinamica fatta di successi sportivi che coronano una carriera professionale di primo livello: sotto la guida di Guglielmi si è sviluppata la chirurgia oncologica e neonatale e, soprattutto, si è fatto strada il concetto che il bambino chirurgico richiede ambienti, personale e percorsi dedicati e specifici. Ha pubblicato numerosi lavori su riviste nazionali e internazionali ed è stato un elemento importante del comitato etico pediatrico della Regione.

LA STORIA

L’intervento più celebre Guglielmi lo porta a termine nel 1993 quando coordina e partecipa alla separazione delle due gemelle siamesi Yvonne e Yvette del Benin, una delle quali, diversi anni dopo, viene trapiantata di rene a Padova. «Quell’intervento è stato il mio quarto d’ora di celebrità, dopo una lunga preparazione siamo riusciti a concludere – afferma -. Ricordo il faticoso impegno per preparare l’intervento, che abbiamo portato a termine operando in quattro, ricordo la mancanza di spazio, gli anestesisti tutti intorno». Nonostante i grandi successi che si sono susseguiti nella sua carriera, Maurizio ricorda meglio i fallimenti, quando nonostante la sua dedizione nulla ha potuto fare per salvare la vita ai bambini. «Della mia carriera ricordo gli insuccessi più che i successi – continua Guglielmi -. Tutti i bambini che non riusciamo a salvare pesano nella memoria, impossibile dimenticarli perché sono indelebili uno ad uno. I successi li ricordo un po’ meno, ma di sicuro un bel ricordo è il primo neonato che ho fatto nascere».

LA FESTA

Presenti per l’occasione la rettrice del Bo Daniela Mapelli, il presidente della Scuola di Medicina Paolo Dei Tos e Giorgio Palù, presidente Aifa. «Vorrei esprimere il sentimento di gratitudine di tutto l’ateneo verso il professor Guglielmi – afferma la rettrice Mapelli -. Siamo riconoscenti per tutto quello che ha fatto nel gettare le basi per la chirurgia pediatrica a Padova». Tanti gli ex allievi e colleghi diventati luminari della pediatria padovana, che hanno colto l’occasione di salutare il loro maestro tra questi Giorgio Perilongo, Davide D’Amico, Giovanni Franco Zanon e Piergiorgio Gamba. «L’intera comunità di pediatri che si identifica nell’Ospedale del Bambino in Padova è riconoscente a Guglielmi - spiega Giorgio Perilongo, direttore di Pediatria -. Un modello di persona di grande ispirazione per il futuro, che ha segnato una traccia importante per la comunità che ha creato».

Ultimo aggiornamento: 17:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci