PADOVA - Oltre al made in Italy in abbigliamento, scarpe e accessori, il Belpaese «esporta» tremila ricercatori all'anno. Cervelli in fuga, attirati da lidi più ammiccanti. Ma c'è anche chi, puntando su quella parola quasi dimenticata che è meritocrazia, trova le porte aperte e la strada spianata. E decide di fare inversione, prenotando il biglietto aereo per il ritorno. Convinto, allegro, definitivo. E così a rientrare a Padova in questi giorni sono in ventiquattro. Lo ha annunciato ieri il magnifico rettore Rosario Rizzuto, convocando per la prima volta gli Stati Generali dell'Università a Villa Revedin Bolasco di Castelfranco. Si tratta di venti italiani e quattro stranieri: ventidue erano all'estero tra Olanda, Germania, Svizzera, Turchia, Pakistan, Australia, due l'Ateneo li ha «scippati» da Cnr e Università di Bologna. Età media 42 anni, la carica dei professori rimpatriati andrà ad arricchire le conoscenze in matematica, fisica, chimica, ingegneria, medicina, farmacologia, storia, antropologia, archeologia, glottologia, agraria...
Ultimo aggiornamento: 13:03
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