Moria di api avvelenate, scatta l'esposto: il Comune parte civile in caso di procedimento

Domenica 9 Aprile 2023 di Lucio Piva
Moria di api

MONTEGROTTO - Continua a ritmo sempre più intenso la moria delle api all'interno delle aziende agricole "Nettare d'oro" e "La Fattoria di Berta" di proprietà di Michele Milanetto e Maria Lodovica Turlon.

Agli oltre 5 mila insetti impollinatori avvelenati probabilmente dalle sostanze pesticide sparse nei giorni scorsi sui campi di colza a poche centinaia di metri di distanza, se ne sono aggiunte in una sola giornata un altro migliaio. Sempre più numerosi anche gli insetti che stanno agonizzando. Se ne contano a decine senza vita sui teloni che proteggono le arnie dell'allevamento.


«Ma il loro numero spiega Marina Lecis, il perito di parte che supporta il legale Giorgio Destro, autore dell'esposto inviato l'altro ieri in Procura per evidenziare le responsabilità civili e penali degli autori del trattamento agricolo aumenterà sensibilmente nei prossimi giorni. E rischia davvero di decimare la colonia di 4 milioni di insetti produttrici di miele». Secondo i proprietari ed i loro legali esisterebbe un nesso temporale piuttosto stretto fra la spargimenti di pesticidi e la moria delle api. «Abbiamo raccolto prove ha detto la Lecis sul fatto che il trattamento sulle colture di colza sia avvenuto il 30 marzo scorso. La moria delle api è iniziata esattamente un giorno dopo. Toccherà adesso ai tecnici dell'Ulss individuare l'esatta identità della sostanza sparata nell'atmosfera e controllare se il trattamento sia stato inserito in appositi registi». Il danno economico subito dalla coppia di apicoltori di Montegrotto è notevole. E non si ferma solamente alla riduzione del miele connesso alla moria delle api. «Se la sostanza sparsa sui campi ha spiegato la contitolare dell'allevamento, Maria Lodovica Turlon fosse nociva per l'uomo, gli alverari saranno sequestrati. Ci vorrebbero due anni almeno prima di riprendere la produzione».


Il mega avvelenamento ha avuto immediata ripercussioni anche all'interno del Comune di Montegrotto. Il sindaco, Riccardo Mortandello, ha infatti annunciato che in caso di procedimento non esiterà a costituirsi parte civile, a riconoscimento del danno ambientale e della salute subito da tutta la collettività. La qualità dell'aria, resa finalmente sgombra da veleni presenti in atmosfera, è del resto funzionale ad un progetto che vedrà le api protagoniste. «Stiamo pensando ha annunciato a realizzare un parco nei pressi di Villa Draghi dove le api possano vivere libere dalla minaccia di pesticidi e dalle altre forme di inquinamento. Una sorta di oasi che punti a riconoscere non solo l'indispensabile ruolo degli insetti nel mantenimento dell'equilibrio nell'eco sistema, ma anche a differenziare, nella sua unicità, la nostra offerta turistica».
 

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