Rilanciare villa Zuppani: l'appello della Provincia

Sabato 27 Ottobre 2018 di Damiano Tormen
Rilanciare villa Zuppani: l'appello della Provincia
SEDICO - Obiettivo valorizzazione: la Provincia vuole ridare lustro a Villa Zuppani. Se per farlo servono contributi e idee esterni, ben vengano. Ecco spiegato lo spirito del bando lanciato l'altro ieri da Palazzo Piloni.



Tecnicamente una concessione di valorizzazione dell'immobile, che si trova in quel di Sedico (località Pasa). Di fatto, il tentativo di riportare ai fasti di un tempo l'antica villa rurale, o quanto meno di darle una nuova vita, attraverso attività che potrebbero legarsi al vicino complesso di Veneto Agricoltura (a Villiago). 

 
LA RESIDENZAImmersa nella campagna bellunese, la villa è uno dei più tipici esempi di dimore nobiliari venete. L'edificio e l'impianto originari risalgono al XVI secolo, anche se negli anni Villa Zuppani è stata più volte rimaneggiata e cambiata. Costruita dalla famiglia Pasa, estintasi alla fine del 500, passò nelle mani degli Zuppani, famiglia montenegrina investita dei titoli di pievani di Sedico. Le fasi costruttive sono principalmente tre: la prima, cinquecentesca, con un corpo di fabbrica centrale basso e porticato, molto semplice, visto che si trattava della dimora di una famiglia contadina. Alla data incisa all'interno della stalla (1694) è possibile far risalire la seconda fase con la costruzione della stalla e dell'alto timpano, che ancora oggi caratterizza il complesso. Nel 700 Tiberio Zuppani diventò il primo vescovo della diocesi di Feltre, e la villa venne quindi ampliata e abbellita: risale a questi anni l'ultima fase con la costruzione della zona detta la Rustica. Nel 2000 con la morte dell'ultima contessa Zuppani, la villa con i suoi 15 ettari di terreno, sono diventati terreno di scontro per un contenzioso testamentario. Alla fine, è stata indicata la Provincia di Belluno quale proprietaria del complesso. 
IL BANDOSolo che Palazzo Piloni non può gestire direttamente la villa. Ma non può neanche lasciarla abbandonata. Ecco, dunque, il bando. Che tiene conto di una postilla degli antichi proprietari: il bene oggetto della concessione è sottoposto, in parte, al vincolo per la conservazione e lo sviluppo dell'ambiente naturale, derivante da condizioni della donataria contessa Zuppani allo scopo di creare un centro studi (Centro Zuppani) per la ricerca scientifica, per la salvaguardia e il recupero della fauna selvatica. In questo senso, un gioco di squadra con Veneto Agricoltura potrebbe davvero essere interessante, anche perché l'azienda regionale è già attiva in zona con i suoi progetti e i suoi lavori. In ogni caso, le offerte dei soggetti interessati a prendersi in carico Villa Zuppani per valorizzarla potranno pervenire alla Provincia fino alle 12 del 21 dicembre. La proprietà rimarrà in capo a Palazzo Piloni.
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