Supplenze nel Bellunese: assegnati 610 incarichi

Domenica 4 Ottobre 2020 di Giovanni Santin
Insegnanti in attesa di un incarico
Alle 4 di ieri mattina, l’Ufficio Scolastico Provinciale ha pubblicato sul proprio sito le ultime nomine per gli incarichi di supplenza. Sono 610 gli incarichi assegnati. Una procedura che nelle previsioni si sarebbe dovuta concludere la settimana scorsa, e che invece ha richiesto una settimana in più. Le ultime ad essere assegnate sono state le cattedre per le scuole secondarie di I e di II grado.
LE NUOVE DISPOSIZIONI
Spiega il dirigente provinciale Massimiliano Salvador: «Quello utilizzato quest’anno è un sistema nuovo, complicato e farraginoso con cui si sta misurando tutta Italia. E ci sono stati dei rallentamenti. Fra l’altro fino allo scorso anno era sufficiente scorrere le Gae, graduatorie ad esaurimento; quest’anno bisogna tenere conto anche delle Gps, graduatorie provinciali per le supplenze. Le procedure sono molto complesse. È una sperimentazione di quest’anno e qualche complicazione c’è stata. Gli uffici hanno ricevuto centinaia di mail e in base a queste abbiamo provveduto alle convocazioni, naturalmente sempre telematiche». 
CONVOCAZIONE TELEMATICA
Fino allo scorso anno le nomine avvenivano in presenza, con grande afflusso di persone in luoghi chiusi, costrette a rimanere in attesa del proprio turno per ore. Lo scorso anno in qualche caso erano terminate addirittura alle 10 di sera. Una modalità non riproponibile quest’anno, con il rischio Covid ancora alle porte. Ecco quindi la convocazione telematica.
«Ma non tutto scorre sempre in maniera lineare e semplice – prosegue Salvador – perché i candidati hanno espresso delle preferenze di cui è necessario tenere conto, per cui la nomina non è immediata. A volte, a fronte di situazioni particolarmente difficili o problematiche, è stato necessario che gli insegnanti precari che avevano inoltrato domanda si parlassero e si confrontassero. Quando tutto ciò accadeva in presenza essi si parlavano direttamente, anche prima che toccasse il loro turno, perché era chiaro a tutti, in ogni momento della procedura di nomina, quali fossero le cattedre libere e quali no; ed era un passaggio che si svolgeva in maniera agile e veloce. Ora invece, per sopperire alla non presenza, le trattative sono avvenute via telefono. Ed è chiaro che questo occupa altro tempo». 
SINDACATI PRESENTI
E proprio perché si tratta di operazioni delicate, è prevista la presenza dei rappresentanti di tutte le sigle sindacali della scuola: Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals. Tutti i candidati all’insegnamento avevano infatti inviato una delega al Provveditorato; delega di cui erano al corrente anche i sindacati e che nel momento della nomina hanno provveduto che venisse rispettata. Con particolare attenzione anche alle preferenze espresse. E quindi fino a quando non veniva stata portata a termine la procedura per un candidato, non era possibile passare al successivo. Aggiornate al primo pomeriggio di venerdì, le nomine concluse erano 610; e di queste 180 riguardavano il sostegno; le restanti 430 i posti comuni.
I NUMERI
Per quanto riguarda il sostegno, la cui prima tranche di operazioni si era conclusa prima del 14 settembre, le procedure sono terminate definitivamente per la scuola dell’Infanzia e per la Primaria e in questi due ordini di scuole le nomine sono state rispettivamente 30 e 40; ancora in corso quelle per le scuole secondarie di I grado, cioè le scuole medie (finora 50) e secondarie di II grado, cioè le superiori (finora 40). Vale la stessa distinzione anche per i posti comuni, cioè per le supplenze assegnate sulle diverse discipline: all’Infanzia (30 le nomine sinora definite) e alla Primaria (100 sino a venerdì) gli incarichi assegnati. Situazione ancora in evoluzione alle scuole secondarie di I grado (115 sinora gli incarichi definiti) e alle secondarie di II grado, con al momento 210 supplenze assegnate. 
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