Freno di emergenza guasto sulla scala mobile di Lambioi: un mese per trovare il pezzo di ricambio

Mercoledì 5 Luglio 2023 di Federica Fant
La scala mobile di Lambioi, interrotta in discesa

BELLUNO - Dopo un mese di disagi la scala mobile di Lambioi, attualmente chiusa in discesa a tratti, tornerà pienamente in funzione. Si concluderà a breve infatti l’intervento di ripristino del danno al freno di emergenza. Lo assicura il vicesindaco, Paolo Gamba, che fa sapere come «il pezzo mancante, proveniente dalla Polonia, è arrivato a destinazione un paio di giorni fa. Era una componente essenziale per la sicurezza delle scale mobili».

LA SCOPERTA Era il 6 giugno scorso quando dalla Società Bellunum, affidataria del servizio di gestione delle aree di sosta del comune e delle scale mobili, invia al Comune la comunicazione relativa al danneggiamento del freno di emergenza. La scoperta del malfunzionamento era stata fatta durante le prove di carico avvenute a maggio con confezioni di acqua su ogni scalino, per la revisione straordinaria per la scala mobile di Lambioi. La sostituzione del pezzo in questione prevede una spesa di 15mila 372 euro.

L’ITER Ma non è stato semplice ottenere il rifornimento: doveva arrivare dalla Polonia e ci sono volute settimane prima di trovare la quadra e ottenere il pezzo da sostituire. Nel frattempo il tratto di rampa in discesa è sempre rimasto chiuso, anche nelle giornate del raduno triveneto degli alpini. E ieri mattina anche l’ultima rampa in salita era chiusa per qualche tempo. Ma ormai siamo in dirittura d’arrivo: tramite una recente determina di Palazo Rosso, è stata impegnata la somma per l’effettuazione dei lavori di ripristino del freno di emergenza e si è proceduto mediante l’autorizzazione ed all’assegnazione delle necessarie risorse alla Società Bellunum.

LA SICUREZZA Le scale mobili di Lambioi, quest’anno, sono state oggetto di manutenzione straordinaria. Dai primi di maggio, infatti, l’impianto di Lambioi, unico del genere in Veneto, era stato sottoposto a intervento di manutenzione straordinaria. Sono state eseguite le prove di carico con confezioni da sei bottiglie di acqua su ogni scalino, prove di carico e di frenata, con 40 quintali di peso sui gradini per verificare che la scala si fermi in sicurezza in caso di emergenza. Evidentemente in queste prove è stato testato che l’ultimo tratto in discesa aveva necessità di ulteriori sostituzioni. Il pezzo dell’ingranaggio, tuttavia, era ordinabili e reperibile solo in Polonia.

IL RESTYLING Delle scale mobili di Lambioi se ne parlerà anche nel prossimo futuro. Nel 2028 scadrà la vita tecnica dell’impianto, che dovrà essere completamente smontato e revisionato in ogni suo componente. Un’operazione che implica mesi di lavoro. Per ora è caccia ai fondi: serviranno fra i 3,5 e i 4 milioni di euro. Denari che l’amministrazione spera arrivino dalla Regione, almeno in parte, dal momento che l’infrastruttura è l’unica del suo genere in Veneto. Le scale mobili, infatti, in Italia, sono considerate alla stregua di un impianto di risalita. Seguono pertanto lo stesso identico iter di una seggiovia o di uno skilift, per capirsi. L’amministrazione è già andata più volte in Regione a parlare con l’assessore competente, che è Federico Caner. Allo stato attuale pare che ci sia la disponibilità a trovare dei finanziamenti e la speranza del comune è chiara: «poiché la scala mobile di Belluno è l’unico impianto di risalita in tutto il Veneto c’è l’auspicio che ci siano dei finanziamenti ad hoc a cui attingere», ha sempre detto Gamba

Ultimo aggiornamento: 17:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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