Rapinatore in carcere, senza nome e volto: «Abbiamo paura, diteci chi è»

Mercoledì 17 Marzo 2021 di Redazione Belluno
La tabaccheria presa di mira dal rapinatore ignoto
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È ancora in prigione ma quando sarà rilasciato da Baldenich potrebbe tornare in città e la gente vorrebbe sapere quale sia il reale volto del rapinatore che i giorni scorsi ha tenuto in scacco commercianti e anziani.
«Ci piacerebbe sapere che faccia ha, così se lo incrociamo per strada sappiamo che dobbiamo stargli lontano». È questo il pensiero comune dei cittadini feltrini a pochi giorni dall’arresto dell’autore delle tre rapine e un furto in abitazione. Un fermo che può finalmente far tirare un sospiro di sollievo a commercianti e cittadini. 
I FATTI 
Nell’ultima settimana la città era immersa dalla paura a causa di un’escalation di criminalità. Il tutto ha avuto inizio il 6 marzo quando l’uomo, un 37enne di Gorizia, è entrato in un’abitazione di via Ortigara, sorprendendo all’interno una ragazza ventenne con il fratellino di 4. Pochi giorni dopo l’uomo ha colpito in un’abitazione nel centro di Foen, puntando un coltello alla gola di una 75enne e facendosi consegnare tutto l’oro. Giovedì scorso il colpo in due attività commerciali dell’isola pedonale: tabaccheria Delaito e la Casa del principe di burro. Poi i carabinieri lo hanno fermato in un casolare vicino all’ospedale di Feltre con tutta la refurtiva. In cantiere altri colpi. L’uomo attualmente è in carcere, il tribunale ha convalidato l’arresto. 
LE REAZIONI 
Le razioni della gente sono tutte di sollievo anche se «ci piacerebbe sapere chi è e che faccia ha in modo tale che se lo incrociamo per strada sappiamo che dobbiamo stargli lontano. O non aprirgli la porta» dicono più di uno anche se, la convinzione è che «speriamo che esca dal carcere il più tardi possibile, perché rapinare delle persone anziane che sono tranquille nelle loro case a preparare il pranzo o che stanno semplicemente facendo il loro lavoro in un negozio è un atto vile. È vergognoso. Ma quando uscirà di prigione credo girerà alla larga dalla nostra città. Da quanto ho potuto leggere si tratta di un uomo di Gorizia che non ha fissa dimora; probabilmente punterà ad un’altra città». «Finalmente possiamo dormire sonni più tranquilli» afferma Silvana anche se «tutta questa storia credo abbia lasciato qualcosa a tutti noi. Se prima lasciavamo la porta aperta mentre facevamo giardinaggio, curavamo l’orto e eravamo in casa, oggi non lo facciamo più. E credo che non lo faremo per un bel po’. Poi, come tutte le cose, quando l’ondata di paura che ha caratterizzato questi giorni diminuirà probabilmente perderemo di nuovo il vizio, ma per ora non credo». 
IL GRAZIE 
Il senso comune della cittadinanza è di ringraziamento per le forze dell’ordine. «Spesso – afferma Marta, residente in centro città -, si sente accusare le forze dell’ordine perché si occupano di cose futili invece che dei ladri.

Credo che questa operazione, che ha richiesto tante forze e l’incrocio di dati e filmati, sia la dimostrazione che i nostri carabinieri ci sono e pensano alla nostra sicurezza». Anche Silvana ha un pensiero per i carabinieri che hanno svolto l’operazione: «non posso che dire grazie». Non manca poi una vena polemica: finalmente tutte le camere che ci sono in centro città hanno mostrato la loro utilità!

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