Migranti: prefettura in allarme, la Provincia si impegna a reperire altri immobili

Mercoledì 19 Luglio 2023 di Lauredana Marsiglia
L'ex colonia di Tai destinata ai migranti

BELLUNO -  Oltre due ore di confronto ieri mattina in prefettura per fare il punto sulla nuova ondata di migranti e, soprattutto trovare soluzioni immediate per non lasciarli in mezzo ad una strada visto che le comunicazioni sugli arrivi da parte del Viminale vengono date al territorio al massimo con 24 ore di anticipo. L’ente Provincia si è impegnato a fare una ricognizione di tutti gli edifici di sua proprietà per offrire soluzioni al disperato bisogno di nuovi spazi visto che entro il 15 settembre arriveranno tra le 200 e le 250 unità, che si aggiungeranno alle 310 già presenti sul territorio provinciale.


Al “tavolo dell’emergenza” convocato ancora venerdì dal prefetto Mariano Savastano dopo gli scarsi risultati avuti con i sindaci che erano stati convocati poche ore prima, c’erano il presidente della Provincia, Roberto Padrin, il sindaco di Belluno, Oscar De Pellegrin, il questore, il comandante provinciale dei carabinieri, quello dei vigili del fuoco, una rappresentanza del Vescovado e una della Caritas. Assente, invece, un rappresentante dell’assessorato regionale alla Protezione civile. Il referente, Gianpaolo Bottacin, aveva altri impegni e, soprattutto, perché il Dipartimento ha chiarito che la Protezione civile non va coinvolta nell’emergenza migranti.
Al termine della lunga riunione bocche cucite, dentro e fuori il palazzo.

C’è la consegna del silenzio. Risponde, su autorizzazione, solo il presidente della Provincia.


«Abbiamo fatto il punto della situazione - ha spiegato Padrin -. In Italia, da inizio anno, sono arrivati 70mila migranti, il 6% è in Veneto. Entro l’estate è previsto l’arrivo di altri 50mila. Di questa quota a noi ne spetteranno circa 200, che si aggiungeranno ai 310 già presenti È un numero importante. Serve lo sforzo da parte di tutti e devo dire che, finora, c’è stato, con grande senso di responsabilità».
Sono una trentina i Comuni che hanno dato la disponibilità all’accoglienza diffusa, ma altrettanti hanno dovuto dire di no per le grandi difficoltà legate alla gestione. Spesso, infatti, tocca al sindaco in persona farsi carico di tutto.
La parte più consistente dei richiedenti asilo è in carico alle cooperative Integra, Dumia, Sviluppo e Lavoro e Casa Solare di Padova.


Domani, intanto, aprirà il Cas (Centro di accoglienza straordinaria) di Tai di Cadore e di proprietà del Patriarcato di Venezia: potrà ospitare fino a 50 persone. Il primo agosto aprirà anche un’ex struttura religiosa di Lamon con altri 25 posti. Si è fatto cenno anche ad un’altra struttura religiosa, presisamente francescana, di Cugnan, nel comune di Ponte nelle Alpi, ma il sindaco ha spiegato che l’edificio non è agibile.
«Alla Provincia è stato chiesto, alla luce di un accordo Prefetture-Anci-Regione - prosegue Padrin -, di individuare strutture di proprietà per metterle a disposizione dell’accoglienza. Lavoro non facile. Cercheremo in tutti i modi di mettere davanti il senso di responsabilità che i sindaci hanno sempre dimostrato. Disposti a fare la nostra parte come dovranno fare tutti».
Grande disponibilità, insomma, ma anche una buona fetta di preoccupazione di una provincia piccola chiamata a gestire un elevato numero di stranieri.


«Cercheremo di predisporre una scheda per ciascuno di loro - afferma ancora Padrin - dentro alla quale mettere più informazioni possibili, per capire quale bagaglio di studi e di professionalità abbiano in modo da poter attivare anche il canale della collocazione lavorativa. La nostra provincia ne ha bisogno».
Tutto facile? Non proprio. E quel no di una trentina di sindaci resta il sintomo di difficoltà oggettive più che ideologiche. «Per un Comune non è facile - conclude il presidente che è anche sindaco di Longarone -. Non tutti hanno disponibilità per un’accoglienza che deve essere decorosa, non un parcheggio» Poi una riflessione: «Sembrava un problema accantonato, invece è tornato di prepotente attualità».
 

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