Misure anti-Covid: la Provincia vara una “manovra” da 2,5 milioni di euro

Martedì 1 Dicembre 2020
Manovra da 2,5 milioni di euro per il fondo Covid in Provincia

PALAZZO PILONI
BELLUNO Nona variazione al bilancio di previsione: da Palazzo Piloni 2.5 milioni di euro per misure anti – Covid. Il maxi stanziamento è stato approvato ieri mattina in sede di consiglio provinciale, nell’ambito delle variazioni al bilancio di previsione e prevede ristori per Dolomitibus, per il comparto del turismo e non solo: già si pensa al piano vaccini anti Covid. Insomma una boccata d’ossigeno per il territorio, che deriverebbe dalla prima parte delle risorse ministeriali previste dal decreto legge 34/2020, vale a dire il “fondo Covid” per far fronte alla possibile perdita di entrate connessa all’emergenza sanitaria.
«DECISIONE IMPORTANTE»
«E’ una decisione forte e importante per il territorio in questo momento difficile – sono le prime parole del presidente della Provincia, Roberto Padrin, dopo il voto -. Si tratta dei primi 2,5 milioni di euro sui 5 in arrivo dallo Stato, risorse destinate per la maggior parte a tamponare situazioni di criticità e che risulteranno fondamentali per tutta una serie di attività, per far fronte alla situazione di crisi creata dal Covid. Ovviamente non sono sufficienti a garantire la copertura di tutte le criticità venute a galla con la pandemia in corso. Per questo a fine anno, nella rendicontazione finale, pensiamo di destinare le ulteriori risorse del fondo assegnato dallo Stato, alla luce del conteggio di minori spese/minori entrate di questo 2020 che definire difficile sarebbe un eufemismo».
«SEGNALE AL TERRITORIO»
«In ogni caso- riprende Padrin - abbiamo voluto dare un segnale forte a tutto il territorio, cercando di intervenire laddove possibile, soprattutto nei settori su cui più di altri è facile creare un effetto moltiplicatore. Per questo, grazie al fortissimo impegno dei consiglieri e della struttura di Palazzo Piloni, abbiamo definito due sottomisure imponenti a favore di impianti di risalita e bus operator, attività che hanno risvolti turistici e sociali». Qualcosa andrà anche al trasporto pubblico locale che, si sa, è stato messo in ginocchio dai mesi del lockdown. Nella distribuzione delle risorse, infatti, 500mila euro della prima tranche andranno come contributo straordinario a Dolomitibus, quale ristoro dei minori ricavi tariffari durante i mesi neri tra marzo a maggio. «Si tratta di una misura obbligata nei confronti della nostra società di trasporto pubblico – commenta Padrin -, che sta pagando a caro prezzo anche questa seconda ondata, con gli abbonamenti studenti calati del 13% e gli abbonamenti lavoratori addirittura del 33%».
CIRCO BIANCO
Altri 500mila euro finanzieranno un bando per contributi straordinari agli impianti di risalita. «La misura tiene conto di vari criteri e va incontro a un settore, quello dello sci e dell’indotto che ne deriva, alle prese con la seconda ondata e con la chiusura imposta durante le Festività - rilevano i consiglieri provinciali Danilo De Toni del turismo, Franco De Bon del settore caccia e pesca e Massimo Bortoluzzi degli impianti a fune -. Se la provincia di Belluno vuole coltivare la vocazione turistica, non possiamo tirarci indietro. Anche perché impianti chiusi a Natale significa perdere almeno il 50% del fatturato di un’intera stagione». Quindi il capitolo che riguarda l’Usl, con la destinazione di 300mila euro per il potenziamento e il miglioramento dei servizi di vaccinazione. «Una decisione che abbiamo preso con il direttore generale dell’azienda ospedaliera Rasi Caldogno e con il Dipartimento di Prevenzione - sottolinea il presidente -. Siccome ci stiamo avvicinando alla campagna di vaccini anti-Covid, andiamo a prepararci nel modo migliore, con strutture adeguate per erogare i vaccini».
I CONTI
Nella nona variazione di bilancio rientrano anche alcune altre mosse derivanti dall’avanzo di amministrazione. Come l’ulteriore finanziamento del piano di manutenzione straordinaria degli istituti scolastici per adeguamenti finalizzati all’emergenza sanitaria, a cui sono riservati circa 100mila euro, lo stanziamento delle risorse necessarie a completare la convenzione con Veneto Strade per la manutenzione della viabilità, 911mila euro, il finanziamento della realizzanda sala operativa del Ccs - Centro coordinamento soccorsi all’interno della nuova caserma provinciale dei vigili del fuoco alla quale andranno 400mila euro, e la predisposizione di 1,8 milioni di euro per il finanziamento di accordi di programma con gli enti locali per interventi di difesa del suolo. «In questo caso, confermiamo la modalità operativa varata qualche mese fa - commenta il consigliere provinciale delegato Bortoluzzi -. La Provincia mette le risorse, i Comuni o le Unioni Montane mettono la progettazione degli interventi. Così è possibile velocizzare l’esecuzione degli importanti lavori richiesti in maniera quasi continua dalla fragilità del territorio. Quanto alla sala operativa del Ccs, si tratta di un cofinanziamento per dare seguito a un progetto nato durante i giorni di Vaia, l’obiettivo è creare una sala adatta alle esigenze del territorio, per far fronte alle emergenze e anche per i grandi eventi che ci apprestiamo a ospitare».
Alessia Trentin
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Ultimo aggiornamento: 08:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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