BELLUNO - "L'inclusione è un valore etico, sociale ed economico e tutte le forze vive del territorio devono impegnarsi per tradurre questo principio in realtà. Confindustria Belluno Dolomiti continuerà a fare la propria parte e a combattere ogni forma di discriminazione e di violenza, anche le più subdole. Il nostro impegno, in tal senso, è totale e di questo vogliamo rassicurare gli stessi organizzatori e i partecipanti del primo Pride nella storia di Belluno". Con una lettera aperta Lorraine Berton, presidente Confindustria Belluno Dolomiti, e Flavio Mares, delegato al Sociale di Confindustria Belluno Dolomiti accolgono il primo Pride di Belluno.
"La nostra montagna - scrivono - è fatta di persone e nessuno deve subire ripercussioni a causa del proprio orientamento sessuale o di identità di genere.
Alle ragazze e ai ragazzi bellunesi diciamo che le nostre fabbriche sono luoghi accoglienti senza giudizio né pregiudizio: a fare la differenza sono e saranno sempre soltanto le attitudini e le competenze, la voglia di mettersi in gioco e i talenti.
Eventuali atteggiamenti discriminatori non sono ammessi e su questo siamo disposti a lavorare con parti sociali e Istituzioni.
"Le nostre montagne - concludono - non devono essere viste come un luogo chiuso ma come uno spazio aperto, dove dare qualità alle relazioni e ai vissuti di ciascuno. Quella bellunese è una società evoluta. Le nostre comunità devono essere aperte: la diversità è una risorsa e non un problema. Perché è dalla diversità che nascono l’innovazione e la spinta al futuro. Confindustria Belluno Dolomiti è da tempo impegnata a promuovere uno sviluppo che sia, nei fatti e non nelle parole, sostenibile e inclusivo. A tutte e a tutti i partecipanti al Pride, quindi, il benvenuto in città. Da qui, gli infiniti colori delle Dolomiti sono ancora più nitidi".