Pizze ordinate per scherzo, il titolare di Art&pizza: «Basta, ci sto rimettendo»

Domenica 5 Luglio 2020 di Anna Valerio
AL LAVORO Nicola De Paoli nella sua pizzeria a Feltre
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FELTRE - Ordinano le pizze e non si presentano a ritirarle. Oppure le ordinano dando un indirizzo sbagliato o il numero di telefono di persone che abitano in un'altra città. Una volta può anche capitare, ma lo scherzo ormai dura da alcune settimane e sono già decine le pizze rimaste senza padrone. 

Così Nicola De Paoli, titolare di Art&pizza, la pizzeria da asporto di via Fusinato a Feltre, dopo l'ennesimo scherzo, venerdì sera si è sfogato in un video che ha postato nella pagina facebook ufficiale. Vorrei raccontarvi una storia esordisce e spiega con amarezza quello che gli succede da un po' di settimane. 

Nicola, cosa ti sta accadendo?
«Qualcuno chiama, ordina le pizze dà la via giusta e il nome giusto, ma poi quando arriva il fattorino in casa non c'è nessuno. Oppure danno la via giusta ma il numero di telefono sbagliato. Una volta ha risposto al fattorino un signore di Mogliano, un'altra volta avevamo il nome e la via, ma nessuno nella casa aveva ordinato le pizze. A questi viaggi a vuoto si aggiungono le pizze ordinate che nessuno viene a ritirare».

Tempo e soldi buttati...
«Costano il tempo perso dal fattorino che così poi ritarda le consegne successive e cosi si rovinano anche le pizze dei clienti veri. C'è il mancato guadagno, ho calcolato un danno di 150 in pizze tra quelle non ritirate in pizzeria e quelle in consegna che sono tornate indietro. Ma poi c'è la perdita di tempo, il costo del lavoro del fattorino per niente, oltre al nervoso».

Che idea ti sei fatto? Si tratta di scherzi di ragazzi o dispetti di qualcuno? 
«All'inizio pensavo proprio ad una bravata, ma alla sesta volta mi sono convinto che forse do solo fastidio a qualcuno, una sensazione che ho condiviso con i carabinieri. Tutti questi episodi sono arrivati da quando causa Covid mi sono un po' riorganizzato nel lavoro e la gente lo apprezza. Poi metto tanta cura negli ingredienti ricercati, nelle farine biologiche, collaboro con produttori locali, so che a qualcuno dà fastidio che da 2-3 mesi lavoro bene».

Per questo ti sei sfogato con quel video?
«Sì, non ne posso più, è davvero antipatico. Anch'io ho una vita, mi alzo alle 7 per prepararmi gli impasti, la linea degli ingredienti. Ho una casa, due figli, un mutuo, pago dipendenti e fornitori. La mia giornata inizia alle 7 e finisce alle 22. Faccio tanti sacrifici non vedo il motivo di questa cattiveria». 

Però hai ricevuto tanta solidarietà dalla gente.
«Non me lo aspettavo. Ho fatto il video perché ero stanco, ma ho visto che lo hanno visualizzato oltre 7mila persone. Alla fine un dispetto si sta trasformando in boomerang per chi lo fa perché mi sta anche facendo pubblicità».

Agli autori degli ordini fantasma cosa vuoi dire?
«Se qualcosa non vi va o ce l'avete con me, venite a dirmelo in faccia e discutiamone, non fatemi perdere tempo, soldi e lavoro, quello che sto facendo costa sacrifici, non è uno scherzo».

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