Prime prenotazioni per la settimana bianca: le strategie per l'inverno oggi in Provincia

Lunedì 20 Settembre 2021 di Giovanni Santin
Pronti per la ripartenza sulle piste da sci
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L’ATTESA
BELLUNO  - Alberghi, impianti di risalita e maestri di sci costituiscono un sistema unico dove ciascun elemento vive della forza e del benessere dell’altro. La stazione invernale è alle porte come ha dimostrato il meteo di ieri con le prime precipitazioni nevose sulle cime Dolomitiche. Ma la preoccupazione e l’auspicio è che tutto vada bene. I segnali ci sono: le prime prenotazioni per settimane bianche e il periodo di Natale, il green pass, che potrebbe garantire la ripartenza. Ma tanti sono i dubbi, le incertezze: ad oggi nessuno sa come sarà applicata la certificazione verde per il circo bianco. Della prossima stagione invernale si parlerà oggi in un tavolo in Provincia.

IL TAVOLO
«Proprio domani (ndr, oggi, lunedì 20 settembre) abbiamo un incontro in Provincia in cui parleremo di questo e altri temi», è l’esordio di Danilo De Toni, consigliere provinciale con delega al Turismo. Poi fa un bilancio e contemporaneamente allunga lo sguardo: «La stagione estiva è andata bene, ma per il futuro ci auguriamo che la pandemia si fermi. Ora partiremo con la strategia messa a punto da Tom Buncle, consulente per la Provincia e Dmo per il turismo, con il coinvolgimento dei Consorzi e le relative strategie di promozione, ma per il momento ogni Consorzio lavorerà autonomamente. Facciamo molto affidamento a “Vivere le Dolomiti” che diventerà un brand e sarà a servizio dell’intero territorio. Ma se guardo al futuro, mi auguro un ritorno degli stranieri». De Toni non sfugge ad una riflessione sull’uso dei greenpass: «Vediamo come verrà impostato: io confido che anche per l’uso che si prospetta per gli impianti di sci e di risalita, la soluzione venga trovata in un giusto compromesso. Credo davvero che il sistema di verifica di skipass più greenpass possa essere abbastanza veloce. Ma non c’è ancora niente di sicuro: ho controllato anche questa mattina (ndr, ieri), ma ancora non si sa niente. L’auspicio è che riparta davvero la stagione invernale, perché una replica di quanto accaduto lo scorso anno sarebbe una catastrofe». 

GLI ALBERGATORI
Di greenpass parla anche Walter De Cassan presidente di Federlberghi Belluno: «Si tratta dell’unico modo per poter ricominciare a lavorare e piuttosto che chiudere, va bene il greenpass.

Noi, come alberghi, non abbiamo l’obbligatorietà di chiedere questo lasciapassare, ma se diventerà obbligatorio sulle piste, è chiaro che chi farà settimane bianche o altro ne sarà in possesso. Del resto è un sistema che abbiamo già accettato per la stagione estiva, tanto più lo faremo per stagione invernale. E anche Svizzera e Austria sembrano andare nella stessa direzione. Noi, peraltro, è dal giugno del 2020 che siamo pronti a tutte le misure di contenimento del Covid che sono state via via previste». Ma in De Cassan non c’è alcun trionfalismo: «Questo è un modo per riaprire il sistema neve e per farlo riaprire, ma per riprendere completamente ci vorrà del tempo, perché non va dimenticato che l’estate è andata benino, risultato di un buon agosto e di un luglio faticoso. Per parlare di ripresa ci vorrà ancora qualche stagione». Intanto, fatta eccezione per la brutta giornata di ieri, anche settembre sta dando ancora qualche soddisfazione agli albergatori della provincia di Belluno. Non dissimili sono i ragionamenti e gli auspici che arrivano da Cortina d’Ampezzo. Ma Roberta Alverà, presidente degli albergatori della Perla delle Dolomiti, aggiunge anche altre riflessioni: «Certo che anche noi speriamo che la stagione invernale possa essere il più vicino possibile alla normalità. Del greenpass a dire il vero sappiamo poco, se non che dal 15 ottobre ci sarà l’obbligo per i lavoratori e che, verosimilmente diventerà obbligatorio per l’accesso alle piste. Più in generale siamo all’oscuro, per il momento, di cosa verrà deciso per la stagione invernale». Ma poi arriva la vera richiesta da parte della categoria: «Chiediamo, questo sì, che quando verranno assunte decisioni nuove, esse siano comunicate e rese note per tempo e non sotto data, perché lo scorso anno questo ci ha causato non poca fatica ed ha complicato molto il ostro lavoro». E sarebbe peccato perché, come conferma Alverà, le prospettive sono buone: «Abbiamo già richieste sia per le settimane bianche sia per la vacanze di Natale e dintorni. Ci auguriamo che la situazione pandemica migliori e non peggiori». . 

Ultimo aggiornamento: 10:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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