Passo Giau, l'autovelox che incassa di più in Italia con le multe

Martedì 21 Giugno 2022 di Davide Piol
Sul passo Giau l'autovelox che incassa di più in Italia con le multe
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COLLE SANTA LUCIA (BELLUNO) - Che le Dolomiti fossero care lo si sapeva già. Ma poche volte il ragionamento si sofferma sul costo supplementare dell'andare in montagna. Quasi un pedaggio dolomitico cui si incorre quando si corre troppo. Stiamo parlando degli autovelox, posizionati spesso lungo rettilinei e talvolta vicino ai Passi, che funzionano come veri e propri bancomat per le casse comunali rappresentando una svolta per i bilanci di piccole amministrazioni (almeno dal punto di vista della manutenzione stradale). Ne è un caso paradigmatico Colle Santa Lucia, un piccolo fazzoletto di terra a nord della provincia di Belluno, che nel 2021 ha raccolto oltre mezzo milione di euro soltanto dalle violazioni dei limiti massimi di velocità. Calcolando che il comune conta 355 anime, vengono 1.555 euro per residente: un dato che dal 2019 permette al comune di primeggiare a livello nazionale per il rapporto tra multe e residenti. Se si guardano i numeri assoluti sono 552.367 euro che il municipio ha iscritto a bilancio consuntivo nel 2021 (i dati sono stati estrapolati dal sito web del ministero dell'Interno che ha pubblicato i rendiconti dei proventi delle multe). Mezzo milione di euro da un solo autovelox posizionato sul Passo Giau.

Zero invece gli introiti da qualsiasi altra violazione del Codice della strada: nessun automobilista senza cintura di sicurezza o impegnato a massaggiare o ancora in divieto di sosta.


UN SOLO VIGILE
Il motivo è presto detto: «Abbiamo un solo vigile, in convenzione con Selva di Cadore, 6 ore a settimana spiega il sindaco Paolo Frana con i costi del personale all'osso siamo bloccati e non possiamo assumere nessuno a tempo pieno». Di conseguenza: nessuna multa (al netto ovviamente dei cittadini virtuosi). Tutti i ricavi arrivano dall'autovelox. «In rapporto alla popolazione continua il primo cittadino dovremmo essere i primi in Italia. Ma siamo così pochi che il rapporto schizza». L'autovelox è attivo da anni. Prima in via sperimentale, poi fisso per limitare ed educare il traffico sul Giau: «Ricordo che ero sulla terrazza di un rifugio e non riuscivo a sentire la persona con cui stavo parlando. L'obiettivo è sempre stato quello di ridurre l'uso improprio della strada, soprattutto per quanto riguarda i motociclisti».


EFFETTO FINE SETTIMANA
Ma l'autovelox ha aiutato davvero? «Le statistiche non le ho riflette il sindaco di Colle Santa Lucia Chiaro che le impennate sono nei weekend. È una strada che si presta a correre, ma almeno dalla nostra parte pretendiamo correttezza». I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Mezzo milione di euro in un solo anno: «Qualcuno diceva ti porti a casa le spese correnti. Certo ma questi soldi devono essere utilizzati in parte per la gestione e il miglioramento della viabilità. Dovremo trovare delle soluzioni in modo oculato. Gestire le contravvenzioni è complicato: la maggior sono estere». Non è la prima volta che Colle Santa Lucia balza agli onori della cronaca per i ricavi che provengono dalle violazioni dei limiti massimi di velocità. Nel 2019, secondo l'elaborazione di Openpolis, il piccolo comune bellunese era addirittura in testa alla classifica italiana con 529.340 euro di introiti grazie alle multe dell'autovelox posizionato sul Passo Giau. Da allora la situazione non è cambiata. Chi ama accelerare sulle Dolomiti è avvisato.
 

Ultimo aggiornamento: 22 Giugno, 11:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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