Anche se in molte zone della provincia fino a maggio c’è stato il bisogno di accendere il riscaldamento, la situazione è stato gestita abbastanza agevolmente.
SITUAZIONE DIFFUSA
Don Diego non intende rivelare i nomi dei parroci e delle parrocchie che hanno segnalato difficoltà telefonando in Curia: «Anche perché ne devono parlare prima con i rispettivi consigli pastorali e quindi prendere delle decisioni che al momento ancora non ci sono». Ma quel che comunque dice è sufficiente a raccontare una situazione diffusa: «Oltre ai conti delle parrocchie – spiega – si aggiungono le richieste delle persone in difficoltà: un numero che sta aumentando. E tutto ciò nonostante la situazione occupazionale sia migliorata rispetto al 2019 e anche al 2020». Insomma: una ripresa c’è, «si notano dei miglioramenti». Ma superate le difficoltà legate al lockdown, «ora le spese sono aumentate un po’ per tutti i prodotti: si spende di più non solo per luce e gas, ma per alimentari, vestiti, benzina,…. I soldi non bastano più e quindi sì, anche le richieste delle famiglie aumentano».
«COSTO INGESTIBILE»
Il problema delle parrocchie è ora riorganizzarsi: «Se hanno superato in qualche modo la primavera e l’estate, ora stanno valutando come fare per le attività invernali, le celebrazioni, gli incontri e come far fronte a tutte le spese e le necessità». Una delle modalità utilizzate in tempo di pandemia, è stata quella degli incontri da remoto: «Lo si potrà fare per riunioni organizzative – chiude don Bardin – ma non certo per incontri giovanili: i ragazzi hanno bisogno di vedersi e guardarsi negli occhi». Don Davide Fiocco gestisce il Centro di Spiritualità papa Luciani di Col Cumano, a Santa Giustina: «Il costo della struttura? È semplicemente ingestibile. Per prendere decisioni stiamo aspettando la convocazione del consiglio di amministrazione. Ma basti questo per capire: il mese di agosto 2021 è costato 650 euro di gas, quest’anno 1.330; la luce è aumentata di tre volte, salendo fino a 4.000 euro».
L’ECCEZIONE DI CORTINA
In questo contesto Cortina d’Ampezzo appare come un’isola felice: «Non abbiamo ancora i conti complessivi – dice il parroco don Ivano Brambilla – stiamo ancora cercando di mettere insieme le bollette. La nostra fortuna è che la parrocchia spende di luce quanto con i pannelli fotovoltaici che ci sono sul tetto produce e vende all’Enel. Il problema sarà il prezzo del gas, soprattutto ora che abbiamo riaperto l’asilo e fra qualche giorno dovremo già accendere il riscaldamento. Ma qualsiasi cosa accada, abbiamo comunque deciso di non aumentare le rette». Ed a Cortina neanche le famiglie bisognose sono in aumento: «Il loro numero è sempre quello. E sono soprattutto richieste che per arrivano da ucraini ed extra comunitari».