L'episodio di Andreas Quinz non sembra un caso isolato di servizi disattesi all'interno dell'ospedale Codivilla Putti, accreditato con il Servizio sanitario regionale dal settembre del 2019 e affidato in concessione, con contratto ventennale, alla società Gvm Cortina srl.
L'ULSS DOLOMITI
«Il commissario Giuseppe Dal Ben affermano dall'azienda sociosanitaria ha comunque richiesto una verifica a Gvm su quanto accaduto». Nel frattempo, a distanza di poche settimane, l'assistito del Comelico ha vissuto nuovamente una spiacevole situazione sul fronte sanitario, che lo ha costretto a 140 chilometri per un semplice tampone, in vista di un altro intervento. E viaggiare sulle statali da, per ed attraverso il Cadore nella settimana ferragostana significa dedicare mezza giornata solo per il viaggio. Stamattina dev'essere operato all'ospedale di Agordo. Per il rituale tampone preoperatorio però, sabato mattina, è dovuto scendere fino a Belluno. «Ho dovuto percorrere 140 chilometri (andata e ritorno), tra andata e ritorno racconta per tre minuti di tampone, peraltro in una giornata di traffico intenso. Avevo chiesto di poterlo fare a Pieve, ma mi è stato risposto che non era possibile». Immediate le scuse che arrivano dall'Ulss dolomitica. «Quanto riportato ci rammarica spiega Sandro Cinquetti, direttore del dipartimento di prevenzione in quanto all'ospedale di Pieve di Cadore vengono regolarmente garantiti, a cura del pronto soccorso, anche i tamponi preoperatori. Nel caso descritto probabilmente si è creata un'incomprensione».
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