Il presidente Zaia contro gli operatori no vax: «Senza vaccino in rsa, come una guardia giurata senza pistola»

Giovedì 25 Marzo 2021 di Davide Piol
Zaia contro gli operatori novax: "Vaccinatevi"
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IL CASO BELLUNO «Li posso anche giustificare quelli che non volevano fare il vaccino all’inizio, ma ora devono farlo». Si è rivolto in questo modo ai dipendenti scettici delle rsa, durante la diretta Facebook di ieri mattina, il governatore del Veneto Luca Zaia. Il commento è arrivato a pochi giorni dalla sentenza con cui il giudice del Lavoro del Tribunale di Belluno Anna Travia ha rigettato il ricorso presentato dai 10 operatori socio-sanitari no-vax di due case di riposo del territorio (Gaggia-Lante Sersa e Sedico Servizi). Questa mattina i ricorrenti si troveranno con il loro legale, l’avvocato Andrea Colle, e decideranno se impugnare o meno la sentenza.

IL GOVERNATORE

«Io penso questo – ha detto Zaia – Il vaccino è volontario e dev’essere una prerogativa di civiltà. Dopo di che tu puoi essere obiettore di coscienza e non voler toccare le armi ma non puoi andare a fare la guardia giurata». Tradotto: se vuoi lavorare in una casa di riposo che ospita anziani non autosufficienti non puoi, al tempo stesso, rifiutare il vaccino: «Le sentenze si rispettano, ma l’avremmo fatto in ogni caso. Il giudice ha saputo cristallizzare la situazione in rsa». A confermare l’efficacia del vaccino intervengono anche i dati. A ottobre il Veneto contava 3.500 contagiati nelle case di riposo. Ora sono un centinaio. «Se noi abbiamo 30mila ospiti nelle nostre 300 strutture – ha continuato Zaia – Ospiti che non escono da lì, significa che c’è qualcuno che glielo porta dentro il virus, è matematico. Dobbiamo investire sulla messa in sicurezza del personale. All’inizio la vaccinazione era partita lenta, diciamolo, c’era molta più ritrosia e sospetto, oggi c’è lo slancio». La fotografia scattata da Zaia conferma il trend di Belluno dove la percentuale di scettici si è abbassata di quasi 10 punti.

“VAX-SCETTICI” IN CALO

«All’inizio ricevevamo aggiornamenti precisi e costanti dalle rsa – ha spiegato Chiara Santin, amministratore unico Asca e consigliere Uripa – Poi le situazioni si sono evolute. Siamo partiti da un 10-15% di persone che per vari motivi non avevano dato l’adesione al vaccino». Dipendenti malati o che avevano già contratto il virus, ma anche no-vax: «Ora il dato è sceso drasticamente. Ad Agordo, per esempio, siamo passati dal 10 al 2%». La linea riguardante i cosiddetti scettici, in Asca, è stata chiara fin da subito. Incontri su incontri con i professionisti del settore per comprendere l’importanza del vaccino. Infine la lettera del medico competente che ha dichiarato la non idoneità alla mansione e i due oss sono rimasti a casa. «Non possono lavorare perché non si sono vaccinati – ha continuato Chiara Santin – Uno è ancora in ferie, l’altro ha chiesto l’aspettativa non retribuita. Come direbbe il medico competente, il lavoratore non è idoneo fino a conclusione della pandemia o finché non si vaccina. Chissà che questa sentenza dia uno scossone anche a qualcuno che credeva ci potessero essere altri percorsi».

LA SENTENZA

Il riferimento è alla decisione del giudice del lavoro Anna Travia che ha dato ragione alle case di riposo. È giusto sospendere gli operatori socio-sanitari che non vogliono vaccinarsi per tutelare gli altri lavoratori. Qualcuno ha parlato di violazione dell’articolo 32 della Costituzione secondo cui «Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge». Ma non è così. È proprio perché i lavoratori hanno esercitato e continuano esercitare il loro diritto a non vaccinarsi che sono stati lasciati a casa. Il vaccino, infatti, non è obbligatorio. «Per me non c’è nessun clamore – ha chiarito l’amministratore unico si Asca – Era logico che andasse così. Lavoratori e anziani vanno tutelati. La sentenza non ha fatto che confermare una linea che avevo tracciato fin dall’inizio. Noi siamo partiti subito con interventi immediati e tempestivi. Ero tranquilla prima, figuriamoci ora». 

Ultimo aggiornamento: 19:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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