FELTRE - «Mi hanno chiesto perché non mi sono allontanata.
IL RACCONTO
«Sono stanca – aggiunge – Perché devo essere trattata così? Solo perché chiedo che i regolamenti vengano rispettati per proteggere la mia incolumità e quella degli altri? Ora c’è la variante Omicron e se la prendo so di finire in ospedale. Avevo tutto il diritto di farglielo notare». La telefonata è lunga ma intervallata dal timore che qualcuno possa farle del male. «È un posto piccolo, ho paura – spiega – Ho deciso di non fare denuncia. Purtroppo questo è accaduto perché noi cittadini siamo indifesi di fronte a queste cose. Le avevo solo chiesto in modo civile di tirarsi su la mascherina perché le regole dicono questo e io sono ad alto rischio». La donna ha patologie sanitarie che compaiono nella lista delle persone per le quali il vaccino è altamente consigliato per evitare di finire in ospedale nel caso di infezione da covid-19. Perciò quando tra le corsie del supermercato si è trovata accanto una persona con la mascherina abbassata e il naso fuori gliel’ha fatto notare. «Mi ha detto che non era vaccinata e mi sono spaventata – continua – Quando gliel’ho ripetuto si è imbestialita e siccome era fuori di sé ho chiamato il manager del supermercato. Lui è andato da lei, gliel’ha ripetuto due-tre volte e poi se ne è andato, tant’è che gli ho chiesto: “Perché non risolve il problema?”».
L’INDIFFERENZA
La questione è normata dal decreto anti-covid. Il corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale deve essere controllato dal datore di lavoro o da persona preposta ai controlli. Al punto che in caso di infrazioni l’esercizio commerciale potrebbe essere sanzionato. «Invece accade questo – aggiunge la donna – Li lasciano dentro a fare acquisti, senza essere protetti. Questa signora aveva la mascherina azzurra afflosciata con il naso fuori e un po’ aperta ai lati. Ha cominciato a darmi della pazza e a chiedermi chi avesse fatto le regole: urlava. Così ho chiamato i carabinieri». La no-vax, che parlava in italiano con un lieve accento straniero, ha continuato a ripetere di non dover indossare la mascherina: «Alle casse continuava a minacciarmi con il dito teso e mi faceva indietreggiare. Le ho detto di non scappare e di aspettare l’arrivo dei carabinieri». Ma lei, ovviamente, è scappata aggredendo la donna che le aveva chiesto il rispetto delle regole anti-covid.
MANI ADDOSSO
«Ha cominciato a venirmi addosso – ricorda la donna – mi metteva le mani al petto, mi dava spintoni e ho quasi perso l’equilibrio. Ho gridato aiuto e nessuno è venuto da me. Questo mi ha agghiacciato». La straniera avrebbe cominciato a scattare alcune foto urlando “sei una pazza!” e una volta entrata in auto ha ingranato la retromarcia: «Ero ancora stordita dagli spintoni e mi trovavo a circa due metri da lei. Mi è arrivata quasi addosso, sono scappata e continuava a premere sull’acceleratore, io indietreggiavo. Era chiaro che non volesse solo far manovra. Ero spaventata e avevo davvero paura». Quando sono arrivati i carabinieri la no-vax si era già dileguata. La donna si è seduta per terra e ha raccontato quanto era successo. Per ora, nessuna denuncia: «Se lo faccio poi lei deve difendersi e se mi fa del male? Io sono sola. Però bisogna sottolineare che è stato un’incidente dovuto ai no-vax. Alcune persone dopo mi hanno detto: “Hai fatto bene”. Dobbiamo comportarci secondo le regole perché siamo tutti in pericolo».