E' morto Sergio De Cian, il sindaco visionario che portò a Sedico Luxottica

Domenica 30 Aprile 2023 di Egidio Pasuch
Sergio De Cian

SEDICO - E' morto ieri, 29 aprile, all'età di 84 anni, Sergio De Cian, per un quarto di secolo sindaco di Sedico e figura di primissimo piano della vita politica amministrativa bellunese. Uomo di spicco della Democrazia Cristiana, era stato anche candidato al Senato e presidente della comunità montana Bellunese, quando ancora comprendeva anche Belluno e Ponte nelle Alpi. Lascia la moglie e due figlie.

Era ricoverato all'ospedale da qualche giorno, ma fino a pochissimo tempo fa appariva in grande forma.

L'AMMINISTRATORE
La figura di Sergio De Cian amministratore è legata indissolubilmente ad alcune opere. Suo il merito di aver portato a Sedico Luxottica, anticipando, come lui stesso spesso ha ricordato, la concorrenza di molti comuni limitrofi. Ai suoi 25 anni da sindaco risale anche la realizzazione del grande palasport di Ricolt, il più capiente della provincia (anche se in realtà è tuttora utilizzato solo a metà capienza). Nel quarto di secolo caratterizzato dalla figura di De Cian hanno visto il via anche le varie aree industriali che hanno fatto di Sedico uno dei Cento comuni della piccola grande Italia (riconoscimento, questo, che era stato ritirato dallo stesso De Cian.. Ma il suo lungo periodo alla guida del comune di Sedico sarà sempre legato all'arrivo di Luxottica.

L'INCONTRO
«Del Vecchio raccontò proprio al Gazzettino lo stesso De Cian non molti mesi fa - capitò nel mio ufficio di sindaco in municipio, a Sedico, una mattina di gennaio, mi pare fosse il 1982, o l'83. Era accompagnato dalla figlia. Mi disse che a settembre voleva cominciare a produrre occhiali nel mio comune e se ero interessato al progetto. Non si era fatto preannunciare né con una telefonata né con una lettera. Mi spiegò che era di ritorno da Santa Giustina dove aveva avuto un incontro con il mio omologo di allora. Nei piani di Del Vecchio c'era l'idea di realizzare lo stabilimento di Luxottica in quel comune, lungo la statale, nella zona dei Maserot. Ma quella mattina, evidentemente, non era stato soddisfatto dalle garanzie sulle tempistiche ricevute dagli amministratori di quel comune. Mi fece capire che quegli amministratori volevano prima convocare i capigruppo e discutere. Ma lui aveva già il suo cronoprogramma ben chiaro. Per questo provò anche con me». De Cian raccontava spesso come per portare a Sedico Luxottica abbia fatto carte false, almeno in senso figurato. "Ricordo raccontava sempre De Cian - che andammo subito a vedere alcune aree che potevano fare al caso di Luxottica. Gli proposi un area nei pressi di Bribano, alle Oselete. Ma evidentemente era un'area insufficiente per rispondere adeguatamente alle prospettive di sviluppo dell'azienda. Allora andammo a visitare l'area Conib, ma Del Vecchio mi disse che non voleva agevolazioni né condizionamenti, che preferiva fare con i suoi soldi. Allora gli feci vedere l'area tra Sedico e Landris lungo l'attuale Regionale Agordina. E quell'area gli sembrò interessante. Ci rivolgemmo ai proprietari e ci attivammo immediatamente dal punto di vista amministrativo per ottenere i via libera urbanistici. Mi chiese se me la sentivo di assecondarlo autorizzando i progetti con le tempistiche necessarie per partire con i lavori in marzo. Gli dissi prontamente di sì e stavolta fu lui a strabuzzare gli occhi, incredulo. E ci stringemmo la mano. Luxottica stava arrivando. In marzo iniziarono i lavori che Del Vecchio voleva fossero finiti per agosto. Ed in settembre cominciò la produzione. Il Cavaliere era fatto così». De Cian anche Per Sedico, quella visita rappresentò una svolta decisiva. «In paese c'erano tanti problemi raccontava spesso De Cian soprattutto per quel che riguarda i giovani che cercavano lavoro e che faticavano a trovarlo. Quella visita e quella mia decisione di dirgli subito di sì (cosa che oggi non sarebbe più possibile, immagino) cambiarono il destino di molti". Una cosa del genere capitò anche con il palazzetto dello sport. In quel caso, furono gli stretti legami con l'avvocato Paniz (ai tempi ai vertici della pallavolo bellunese) a favorire l'operazione. Ma De Cian (aveva lavorato una vita all'Ulss come ragioniere) era stato anche uomo di sport. Aveva fondato la squadra di calcio del San Giorgio che , poi, una volta smessa la veste di sindaco, aveva seguito come presidente, portandolo in serie D, in seguito alla fusione con il calcio Sedico.

      

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