Molestata sul lavoro e discriminata: il datore non le crede, poi succede qualcosa che gli fa cambiare idea

Mercoledì 19 Ottobre 2022 di Federica Fant
Molestata sul lavoro e discriminata

BELLUNO - Molestata al lavoro e discriminata. La sua colpa? Essere straniera. Alla prima segnalazione il suo datore di lavoro non le ha creduto, allora si è rivolta alle associazioni sindacali. Quando lo stesso episodio si è ripetuto anche ai danni di una collega italiana, la vicenda è venuta a galla in modo evidente. E il responsabile dei fatti è stato allontanato dall'azienda.

Ora tocca alla Procura svolgere le indagini. Ma negli ultimi mesi è anche capitato che qualche lavoratore si sia rivolto alla consigliera di parità lamentando discriminazioni circa il suo orientamento sessuale. Sono solo due dei tanti episodi che accadono all'interno delle fabbriche anche della nostra provincia e su cui, ieri mattina a Palazzo Piloni, la consigliera di parità, Flavia Monego, ha posto l'accento diffondendo l'iniziativa che la consigliera stessa e le organizzazioni sindacali intendono mettere in campo coinvolgendo le rsu aziendali.


GLI INCONTRI
Una serie di seminari di approfondimento dal titolo Le discriminazioni e le molestie nei luoghi di lavoro, si terranno il 20 e il 28 ottobre a Palazzo Bembo (alle 8.30 e 13.30), e il 20 novembre al centro congressi in Sala Muccin al Giovanni XXIII ale 8.30 e 12.30. A presentare l'iniziativa, oltre alla consigliera Flavia Monego c'erano Sonia Bridda della Uilm, Milena Cesca Cisl Femca, Alessia Salvador Cisl Fp e Stefano Bona Cigl Fiom anche in rappresentanza di Denise Casanova della Filctem. Nel 2021, ad aprile, «veniva sottoscritto un protocollo con varie sigle sindacali, che prevedeva formazione della Rsu per contrastare le discriminazioni e le molestie sui luoghi di lavoro. Quello delle discriminazioni, infatti, è un fenomeno capillarmente diffuso in provincia, talvolta sono di difficile individuazione ed è per questo che ho ritenuto fondamentale sono le parole di Flavia Monego - puntare sulla formazione. Ad oggi i casi che sono arrivati sulla mia scrivania sono una ventina, altri arrivano alle organizzazioni sindacali e alla Procura». Milena Cesca della Cisl ha ringraziato la consigliera «per aver acceso un riflettore su una tematica a cui si è prestata poca attenzione negli anni, mi chiamo dentro per il ruolo che rivesto, io seguo le aziende del settore dell'occhialeria e capitano casi di discriminazioni, e per la mia esperienza, ho potuto toccare con mano che i vertici aziendali sono intervenuti, se chiamati in causa».


I PROTAGONISTI
Ma non è sempre così, come ha invece portato a conoscenza Sefano Bona, della Fiom. «Credo dovremmo porre maggior attenzione a questi temi. Anche le aziende non devono pensare che chi fa troppi apprezzamenti sia normale. Interroghiamoci, poi, su quanto le donne siano importanti, in un'azienda. Leggendo i dati del rapporto biennale Parità uomo e donna del 14 ottobre si capisce che ancora le donne devono avere più possibilità di carriera, progressione salariale e di mantenere un posto di lavoro». Alessia Salvador della Cisl ha sottolineato l'importanza di un cammino come quello avviato con i seminari. Verranno sentite l'avvocatessa Sabrina Bellumat, la responsabile del centro antiviolenza Francesca Quaglia, laureata in psicologia con specializzazione in psicoterapia che tratterà del tema della violenza di genere: come riconoscerla, combatterla e prevenirla. Verrà sentita poi anche Michela Marchet, psicologa psicoterapeuta che approfondirò i risvolti psicologici su chi subisce molestie sul luogo di lavoro, dal riconoscimento dei segnali precoci all'accoglimento del disagio psicologico di chi subisce. Nei seminari i rappresentati delle Rsu troveranno spunti di riflessione e potranno approfondire meglio la figura della consigliera di parità, che è stata nominata con decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il 5 ottobre 2020. La Consigliera di parità è una figura che la legge istituisce per la promozione e il controllo dell'attuazione dei principi di uguaglianza, opportunità e non discriminazione nel mondo del lavoro. Ha il compito di vigilare e intervenire in qualità di pubblico ufficiale in tutti i casi nei quali si riscontri una discriminazione sul lavoro legata al genere.

Ultimo aggiornamento: 22 Ottobre, 10:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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